Enrico Fattizzo, Gabriele Bastianutti ed Alessandra Isernia chiedono al sindaco di far pagare ai responsabili gli effetti i debiti del Comune
Sabato 17 novembre, in un pubblico comizio, il Sindaco ha ribadito, con una relazione abbastanza dettagliata, la gravissima situazione finanziaria del comune di Casarano. A tal proposito, riteniamo che sia utile, una volta per tutte, specificare ulteriormente la natura dei debiti in essere: debiti fuori bilancio complessivi (e non solo riferiti agli ultimi 2 anni), debiti originariamente fuori bilancio e poi riconosciuti (magari con ulteriore leggerezza), debiti originariamente provvisti di copertura finanziaria e poi, in progresso di tempo, rivelatisi scoperti, entrate stimate con un certo ottimismo che si sono trasformate in crediti inesigibili, ecc. Dopo aver approfondito tali aspetti tecnici, si deve passare alla fase 2, la più importante: individuare i responsabili di questa situazione e dei relativi danni causati alla comunità. La legge prevede espressamente tale tipologia di responsabilità e le relative sanzioni. Pertanto, niente vendette, rancori, caccia alle streghe ed altre baggianate simili, sfoderate dai buonisti che vogliono solo salvare il culo degli amministratori irresponsabili e lestofanti. Si tratta solo di applicare la legge (certo in Italia è meno facile di quanto non sembri…). La responsabilità erariale prevede che l'impiegato o l'amministratore, che con azione o omissione, per colpa grave, nell'esercizio delle sue funzioni, cagioni danno all'ente pubblico è tenuto a risarcirlo. Tra le varie ipotesi di danno causato all'ente figura non solo l'assunzione di debiti fuori bilancio, ma anche il riconoscimento di debiti non dovuti. Per i debiti fuori bilancio poi, esiste una norma finalizzata a stabilire che l’ordinazione di spesa effettuata al di fuori delle corrette procedure giuscontabili non genera più debito nei confronti dell’ente, ma nei confronti di chi ha richiesto la fornitura stessa. In altre parole, il debitore non è più l'ente, ma la persona fisica responsabile. Alla luce di ciò, il Sindaco e la giunta, stante la situazione che ci hanno comunicato, sono ad un bivio: o far pagare i responsabili o far pagare i cittadini inermi ed ignari, che così possono dirsi cornuti e mazziati, mentre i colpevoli la fanno franca ancora una volta e se la ridono pure… A tal riguardo, l'edizione de La Gazzetta del Mezzogiorno (Gazzetta di Lecce) di venerdì 23 novembre u.s., riporta una notizia molto interessante: a Nardò il Sindaco e la giunta stanno per fare proprio quello che chiediamo. Sembra che siano pronti a far pagare i responsabili per i debiti fuori bilancio (contratti o riconosciuti indebitamente) anche ai consiglieri comunali. Altra notizia illuminante, riportata dalla stessa testata, è quella relativa alla possibilità che la Corte dei Conti condanni la Poli Bortone ed il suo consigliere di fiducia Buonerba, ad un risarcimento cospicuo per il danno erariale procurato in merito alla vicenda del Filobus. Ci rallegriamo di questo, ma con un pizzico di rammarico: potevamo essere i primi a Casarano ad imprimere questa svolta! E chi adesso dai banchi dell'opposizione strepita e si dimena, dovrebbe spiegare alcune situazioni scandalose come, ad esempio, quella della fidujussione a favore della società di calcio (allora di proprietà della famiglia che amministrava il comune) per lavori effettuati da un'altra società che orbitava attorno alla galassia della stessa famiglia. Ebbene, si pensò che, a fronte di altre urgenze sociali, si dovesse scaricare sui cittadini il costo di uno stadio “avveniristico” che oggi ospita una squadra che milita in Promozione (naturalmente abbandonata da quella famiglia…). Sarebbe curioso capire chi abbia concesso la gestione di un bene pubblico come lo stadio comunale per un lasso di tempo così lungo (20 anni?) sganciando la gestione stessa dalla proprietà della società di calcio! O veramente qualcuno pensava che avrebbero mantenuto la squadra per 20 anni? O si pensava veramente che avrebbero pagato le rate relative al mutuo contratto con il Credito Sportivo? Ci spieghino queste cose e poi paghino… Anche su quest'ultima questione, il Sindaco e la giunta dovrebbero assumere un atteggiamento fermo e chiaro. Noi crediamo che, considerando la drammatica crisi che stiamo attraversando, sia un dovere degli amministratori far pagare, finalmente, i responsabili al fine di tutelare la collettività che molto spesso assume i contorni di una bella parola da proferire e di una realtà da trascurare (nell'ipotesi più ottimistica). Tuttavia, l'aspetto più importante insito in questa operazione non è l'elemento patrimoniale (di certo non si recupererebbero milioni di euro…), ma il messaggio da trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni: i politici e gli amministratori che sbagliano devono pagare. Altrimenti, gli amministratori di domani si sentiranno autorizzati a “sbagliare” (per non dire altro…) sulla scorta di un sentimento di impunità corroborato negli anni. Anzi, in questo bel paese, coloro che, avendo una carica pubblica, non ne approfittano, diventano oggetto di scherno e di derisione… Cosa dire poi della famigerata società di cartolarizzazione, strumento creato ad hoc per trarre i maggiori vantaggi in termini di tempo e di massimizzazione degli introiti derivanti dalla vendita degli immobili all’asta. I risultati disastrosi sono davanti agli occhi di tutti: in soli due anni di esercizio, a fronte di un attivo di circa 900 mila euro, i costi, dovuti a spese di gestione e consulenze varie, ammontano a oltre 400 mila euro. Una vera e propria follia finanziaria; non a caso la Corte dei Conti, poco più di un anno fa, rilevò il paradosso dell’intera operazione, non esitando a definirla fonte di ulteriore debito. Ai cittadini diciamo di farsi sentire (sempre nei limiti imposti dalla legge). Forse sarebbe il caso di verificare se esistano i presupposti fattuali e giuridici per esperire delle azioni concrete, ad esempio, promuovendo una class action nei confronti di chi ci ha regalato tutto questo… Un'ultima considerazione: sorprende un po' osservare come i partiti ed i movimenti, anche quelli che fanno della legalità e della giustizia sociale il loro manifesto politico e culturale, su queste questioni siano silenti… Enrico Fattizzo Gabriele Bastianutti Alessandra Isernia
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding