Turismo e terziario. Un fondo per il lavoro flessibile

Il Fondo costituito da Ebt ed Ebiter con il sostegno della Regione e della presidenza del Consiglio favorisce una cultura d’impresa che guardi ai bisogni dei dipendenti

Conciliare attività professionale e cura della famiglia. Per i lavoratori e le lavoratrici del settore turistico e del terziario, si può, grazie al Fondo per il Sostegno della Flessibilità. A costituirlo, l’Ente Bilaterale del Turismo di Puglia (EBT Puglia) e l’Ente Bilaterale del Terziario, Distribuzione e Servizi della Provincia di Bari (Ebiter Bari/Bat), con il sostegno dell’Assessorato al Welfare e della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Pari Opportunità. Si tratta di uno strumento prezioso che favorisce il rilancio di una cultura d’impresa mirata ad una maggiore attenzione alla vita privata dei dipendenti e che alimenta una politica aziendale capace di armonizzare il più possibile il persistere dei due impegni – familiare e lavorativo – in un’ottica di qualità. Lo strumento intende garantire un aiuto concreto, attraverso un contributo nei casi di congedo per maternità/astensione obbligatoria e facoltativa, oltre che un sostegno alla retribuzione e alla contribuzione volontaria dovuta all’Inps, in caso di ricorso a lavoro parziale per la cura dei figli nell’arco dei primi tre anni di vita. Questo significa, ad esempio, riconoscere ad una madre lavoratrice, che usufruisce del periodo di astensione obbligatoria per congedo maternità, un contributo fino alla concorrenza del 90% della retribuzione base dell’indennità, dovuta nei primi 90 giorni di sospensione; così come per l’utilizzo dell’astensione facoltativa per congedo parentale è previsto un contributo che concorre fino al 50% della retribuzione base dell’indennità prevista nei primi 90 giorni. Tra le misure c’è anche un contributo dell’80% della retribuzione e contribuzione per quei lavoratori che scelgono il lavoro parziale per dedicarsi alla cura dei figli nei primi tre anni di vita. “Se nella cultura imprenditoriale aumenta la consapevolezza che anche dal benessere dei propri dipendenti dipende lo sviluppo e la produttività dell’impresa stessa, avremo aziende realmente più competitive perché in grado di organizzare e motivare le proprie risorse umane”, spiega Alessandro Ambrosi, presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario Bari/Bat. Dichiarazioni condivise dal vicepresidente dell'Ente Bilaterale del Turismo Puglia, Giuseppe Zimmari. “Vogliamo renderci sempre più parte attiva – dice – al fine di erogare servizi e contributi a sostegno dei lavoratori e concedere agli stessi gli strumenti per rendere flessibile la loro attività lavorativa”. Possono presentare domanda di accesso al Fondo le lavoratrici e i lavoratori residenti in Puglia e occupati nelle imprese aderenti all’EBT-Puglia o all’Ebiter Bari/Bat, con contratto a termine o a tempo indeterminato e che alla data di pubblicazione dell’avviso abbiano un reddito non superiore ai 30mila euro; che stiano usufruendo di una forma di flessibilità nel lavoro e possano documentare un bisogno di conciliazione e sostegno allo svolgimento della funzione di genitori. La domanda va presentata non oltre il 17 dicembre 2012, corredata di tutta la documentazione richiesta dall’avviso pubblico “Fondo Sostegno alla flessibilità”. Per la realizzazione degli interventi previsti dai due fondi sono stati stanziati rispettivamente: 325mila euro da parte della Regione Puglia e 50mila euro dall’ EBT Puglia; 325mila euro da parte della Regione Puglia e 50mila euro dall’Ente Bilaterale del Terziario Bari/Bat. Il Fondo nasce anche con l’intento di valorizzare un metodo di lavoro ed un modello di relazioni che mettano insieme risorse pubbliche e contributi privati, a sostegno di un modello sociale inclusivo e partecipativo. Maggiori info su www.ebt-puglia.it www.ebiterbari.com

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