La Camera ha rivisto i drastici interventi, inizialmente previsti, su Iva ed Irpef. Sospiro di sollievo per famiglie e pmi
I contribuenti italiani possono (per ora) tirare un piccolo sospiro di sollievo per gli importanti emendamenti approvati in seno alla monovra fiscale 2012 (una manovra da 6,5 miliardi). La Camera dei Deputati infatti ha emendato gli interventi drastici sulle aliquote Irpef e l’aumento dell’aliquota intermedia dell’Iva, quella del 10%. Ciò significa che a partire dal mese di luglio 2013 solo l’aliquota del 21% sarà portata in aumento di un punto percentuale, passando al 22%. Si sfatano anche i presupposti avanzati in precedenza in tema di tetto massimo e franchigie alle detrazioni fiscali ed anche l’ipotesi di retroattività di tali norme. Importanti sono anche le detrazioni a favore delle famiglie. Infatti per i figli di età inferiore ai tre anni, sono previste detrazioni fiscali fino ad un massimo di 1.080 euro, mentre dai tre anni in su, fino ad un massimo di 980 euro all’anno. Un lieve respiro lo posso tirare anche le Pmi. L’emendamento riguardante il settore medio delle imprese infatti, prevede l’istituzione di un salvacondotto ai fini dell’esenzione Irap. Il fondo di dotazione è previsto nella misura di 540 milioni di euro nel biennio 2014-15. Inoltre un successivo fondo di circa 800 milioni di euro è stato previsto, sempre per il biennio 2014-15, per la detassazione della produttività. Infine le pensioni di guerra resteranno (come era auspicabile), esenti da Irpef. Gli assegni di reversibilità tuttavia saranno tassati per redditi superiori ai 15.000 euro. Rispetto all’originario disegno di legge, pare si tratti di un tentativo di tutt’altro spessore. Si intuisce che il Paese non è ancora “stabile”, ma che quantomeno, l’intenzione di renderlo meno “traballante” c’è. Mancano tuttavia, a detta di molti, soluzioni effettive per le categorie più deboli del Paese. Un’impronta decisiva potrebbe essere, tra le altre, quella mozione promossa da alcuni esponenti politici, di ridurre i vitalizi alla “casta”, oltre alle proposte di congelamento e in maggior misura, la riduzione di tutti i costi “esorbitanti” della nostra politica. Con una “manovra” del genere, di sicuro, la “stabilità”, non sarebbe solo un progetto da raggiungere nel lungo periodo.
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