Casarano. Alla giornata organizzata dall'Ambito, in dieci tra famiglie e persone singole hanno dato la disponibilità all’affido. Ma sono ancora troppo poche le iniziative di sensibilizzazione sul tema
CASARANO – C’erano i più piccoli, in prima fila, i loro fratelli maggiori, mamme e papà, nonni e zie. Tutti insieme ascoltavano filastrocche, canzoni e favole dal ritmo coinvolgente, vincendo la paura del “Lupo”. E’ stato un modo per partecipare, con il sorriso, ma anche per riflettere, perché l’attenzione che viene riservata a certi temi non è mai abbastanza. I giardini “William Ingrosso” sono stati nei giorni scorsi la location per la giornata di sensibilizzazione sull’affido familiare. Ancora troppo poche le iniziative simili che vengono organizzate nei Comuni salentini. Il titolo, emblematico, era “Mettiamoci in gioco”, perché proprio di questo c’è bisogno: di mettersi in gioco, di impegnarsi in prima persona. La manifestazione è stata organizzata dall’equipe del Servizio Integrato Territoriale su Affido e Adozione dell’Ambito Territoriale Sociale di Casarano. Vi hanno partecipato le realtà associative territoriali dei sette Comuni dell’Ambito (Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano, Taurisano), “Il Campo delle Fragole”, “Gruppo Genitori Insieme”, “Donne Insieme”, “Proxima – ricerca e promozione sociale”, “Gruppo Scout Parabita 1”, “Agesci-Gruppo Scout Casarano 1”, “U Passatiempu”, “Lavori in corso”, “U kefir”, “Santa Cecilia: banda Città di Casarano”. Giochi di un tempo, pieces teatrali, balloon-art, trampolieri, fachiri, giocolieri, laboratori hanno animato i Giardini di Casarano, in un gradevole pomeriggio di autunno. L’atmosfera magica, il profumo dello zucchero filato e la musica della banda hanno accompagnato le diverse attività, fino all’ingresso in scena del personaggio ospite della serata, Lupo Lucio, arrivato dal fantastico mondo del Fantabosco a Città Laggiù: Casarano.

L’evento, finalizzato alla diffusione della cultura dell’accoglienza di bambini momentaneamente in difficoltà, è stato l’occasione, per gli adulti, per riflettere sull’importanza della solidarietà e del valore della famiglia, che, oggi è nucleo ristretto e chiuso, privo di quel tessuto naturale di rapporti familiari e di vicinato necessario a superare le difficoltà.

L’affidamento familiare è un intervento temporaneo di aiuto ai minori in difficoltà e alle loro famiglie d’origine. Consiste nell’inserimento del minore in una famiglia affidataria che mette a disposizione casa, tempo, attenzione e calore per il periodo necessario a risolvere la situazione di crisi della famiglia di provenienza. Con l’iniziativa promossa dall’Ambito Territoriale Sociale di Casarano in raccordo con il Distretto Socio-Sanitario di Casarano e con la Provincia di Lecce, il Servizio Integrato Territoriale su Affido e Adozione ha raccolto la disponibilità all’affido di dieci tra famiglie e persone singole. Da loro si ripartirà per la diffusione della cultura dell’affido e per la diffusione di una pratica sempre più necessaria. Gli ultimi dati sull’affido nel Salento risalgono al 2009 e sono contenuti nel rapporto 2010 della Provincia di Lecce. Dal rapporto emerge che i minori in affido sono il 45,5% del totale dei minori fuori famiglia (circa il 2% in più del dato regionale). Lecce, Martano e Nardò fanno rilevare una percentuale di minori in affido che supera la soglia del 50% con rispettivamente il 63%, il 59,1% e il 56,9% del totale dei minori fuori famiglia in ciascun ambito. Negli ambiti di Gallipoli, Campi Salentina e Gagliano del Capo la percentuale dei minori in affido è decisamente inferiore al dato provinciale e regionale con il 16,7% (Gallipoli), 36,1% (Campi Salentina), 38,5% (Gagliano del Capo). Tuttavia, solo nove Comuni (il 9,3%) dei 97 della Provincia di Lecce dichiarano di aver realizzato nel corso del 2009 campagne di comunicazione e sensibilizzazione su tematiche inerenti l’affido familiare di minori. Ancora nove sono i Comuni che nel 2009 hanno realizzato corsi di formazione sull’affido familiare rivolti a operatori, genitori, famiglie affidatarie.
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