Centro anziani. Pd: ‘Attività bloccata dal sindaco’

Casarano. Il coordinatore del Pd Francesco De Marco chiede a Stefàno di astenersi dal voto del presidente del direttivo del centro anziani

CASARANO – L’attività del centro anziani di vico Araldo Casarano sarebbe ferma a causa dell’azione del sindaco Gianni Stefàno. E’ il punto di vista di Francesco De Marco, coordinatore del Pd locale, espresso in una nota rivolta direttamente al primo cittadino casaranese. I fatti cui De Marco fa riferimento sono le votazioni per l’elezione del presidente del direttivo del centro anziani. I cinque componenti del Consiglio direttivo sono stati eletti lo scorso settembre. Ed alcune settimane fa, come lo Statuto – così come modificato dalla commissaria Ocello – dispone, i cinque si sono recati presso la stanza del sindaco, per passare alla nomina del presidente. Alla quale deve prendere parte, per Statuto, anche il sindaco o un suo rappresentante. In questo caso vi era Antonio Adamo, il vicesindaco. In quella riunione, tre membri del direttivo avrebbero votato per Giuseppe Internò, il presidente uscente; altri due avrebbero scelto un altro nome, peraltro vicino al Pdl, appoggiati nella votazione anche dal vicesindaco. Il che ha comportato una votazione di parità 3-3 e, dunque il conseguente “a di fatto”. Il risultato, secondo De Marco, è che ora l’attività del centro anziani risulta bloccata, dal momento che il centro non ha ancora il suo presidente. La domanda di De Marco è: non avrebbe fatto meglio il sindaco (o il suo rappresentante) ad astenersi dal voto, per determinare una condizione di elezione all’unanimità, evitando i “pareggi”, e permettendo in tal modo agli anziani di avere il loro presidente e di iniziare da subito con le attività? “Non ritiene che il suo ruolo di Sindaco – dice De Marco nella nota a Stefàno -, membro di diritto del comitato di gestione, dovrebbe essere piuttosto di garanzia affinché la volontà dell’assemblea degli iscritti, qualunque essa sia, venga rispettata? Le sembra consono – aggiunge De Marco -, non essendo peraltro iscritto al centro anziani per evidenti ragioni di età, che la volontà di un’assemblea composta da settanta persone venga neutralizzata dal suo voto espressione di una volontà politica? E se gli anziani che compongono il comitato di gestione non troveranno un accordo sulla persona cui affidare la presidenza del centro, Lei che farà? Porterà il regolamento del centro in consiglio comunale per chiedere che il numero dei membri del comitato di gestione passi da sei a sette (in tutti gli organi decisionali che si rispettino il numero dei membri è dispari) oppure mostrerà i muscoli chiedendo che il voto del Sindaco, in caso di parità, valga doppio”? L’invito al sindaco è dunque a fare un passo indietro ed a astenersi dalla votazione de presidente. “Prenda atto della volontà espressa dall’assemblea del centro anziani – conclude De Marco -, ritorni sulle sue scelte e opportunamente decida di astenersi”.

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