Cocule te patate

Ecco piatto storico della cucina salentina, un piatto dei poveri, di un gusto che non si può raccontare. Come dire: l’arte di ‘ncoculàre

// Ingredienti 1 kg di patate un pugno di farina due pugni abbondanti di pecorino 3 uova intere il sale necessario pepe nero al mulinello prezzemolo tritato salsa di pomodoro cacioricotta grattugiato // Preparazione Si lessino le patate con la buccia affinché non si intridano troppo di acqua, si pelino ancora calde e si passino allo schiacciavate. Si uniscano le uova uno alla volta, aggiungendo il secondo e poi il terzo quando l’impasto abbia assorbito bene ogni uovo; si unisca la farina setacciata e il pecorino grattugiato, poi il prezzemolo tritato e si regolino di sale spolverando anche con pepe nero. Adesso si ‘ncoculi l’impasto, cioè si formino delle polpette grosse con le mani, avendo cura di bagnarne i palmi per ogni polpetta. Mi raccomando che siano sode anche se morbide, per evitare che la loro forma si alteri nel corso della cottura. Si prepari la salsa di pomodoro abbondante, profumata con cipolla tagliata a velo e basilico spezzettato con le dita; si metta la salsa in una pignata di terracotta, poi si adagino le polpette una a fianco dell’altra, si spolverino con cacioricotta e sospiri di salsa di pomodoro (nel senso che non devono esserne ricoperte). Si metta la tajèddha in forno già caldo a 180°C. per 20 minuti. Si tolgano dal forno e si spolverino con basilico spezzettato e ancora cacioricotta prima di portarle in tavola.

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