Le tv del Salento sono davvero salentine?

Cura omeopatica contro la digestione difficile

Ci ho messo un po' a capirlo, ma ho sperimentato la cura poche settimane fa e funziona.

Non vado in missione all’estero. Non chiedo a nessun amico di “sistemarmi”. Ho comprato una macchina scasciata di quinta mano. Mi piacciono le frise. Mi piace la birra. Nelle craste sul balcone mi faccio la cicora rizza e la rucola. Quando penso lo faccio in dialetto. E soprattutto conto e faccio matematica in dialetto. La mia seconda lingua è l’italiano che ho imparato a scuola. Ad ogni riunione di lavoro i miei colleghi milanesi devono apprendere almeno una nuova parola di leccese. Appena atterro a Brindisi, quando ancora sono sulla scaletta dell’aereo, annuso l’aria della mia terra. E poi lo faccio ancora in macchina, prima di arrivare a casa, per le strade di campagna. Poi il mio corpo capisce che sono a casa e tutto rallenta. E’ bella la vita nel tacco d’Italia. Dove se è nuvoloso sullo Jonio puoi sempre sperare che dall’altra parte sia sereno. Dove scegli da quale parte di Gallipoli andare a mare sulla base del vento. Di solito mangio polpette appena arrivo a casa. E sono buone, con la carne di cavallo, il pane, il sugo di pomodoro. Ma proprio pomodoro pomodoro. E il pane ha un profumo che sa di pane. Poi guardo telerama, il tg dopo pranzo. E me scinde na scujiona… non per il tg, ma per le facce che appaiono. Sempre la Capone, sempre Palese. Sempre giornalisti che pendono dalle labbra di Fitto come se stessero intervistando Aldo Moro (chissà cosa avrà mai fatto per il Salento questo Fitto??!!). Poi si parla di “crescita del territorio”, dell’università “volano di sviluppo”. Immancabili gli “ignoti” che hanno scassinato “nottetempo” qualche distributore di benzina. Poi l’acme lirico di Canale 8: il “centauro” che ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato. Si chiama “motociclista”! Ok??!! M-O-T-O-C-I-C-L-I-S-T-A! “Ah! La tauromachia!” direbbe Fabio De Luigi. centauro Mi attacca un minimo di nervatura, ma più che altro di tristezza, che sfocerebbe nell’apatia, se non avessi appena mangiato quello che ho mangiato. Una discrasia stridente con la mia terra, questo tipo di televisione. I nostri sapori sono veri. Forti. A tratti duri. Sublime è l’arte di prepararli. E’ arida, amara la terra, come cantava Modugno, ma tra gli ulivi si staglia la guglia di Soleto. E’ questo, secondo me, il Salento. Questo contrasto tra paesaggio e arte. Dove la Natura e l’Uomo gareggiano da secoli, da millenni, per superarsi. Per la prima volta nella storia la Natura ha capito di avere un rivale creazionista: il dio che balla della Grotta dei Cervi è l’inizio dell’arte. E’ la fine degli istinti animali. E’ lo spirito apollineo che prova a rimontare Dioniso. Lecce è la città dove la monarchia ha ottenuto la percentuale più alta in Italia nel referendum del 1946. Lecce è le battaglie delle tabacchine guidate da Cristina Conchiglia. E’ l’accoglienza dei profughi albanesi a Otranto ed è le indagini sullo sfruttamento di don Cesare. E’ Aldo Moro e Sandro Frisullo. Non è terra di mediocri compromessi.

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