Bari. Federalberghi denuncia un grave calo di presenze in Puglia. Decisiva la crisi delle famiglie italiane. La rilevanza degli affitti 'in nero'
L'estate pugliese non è andata bene come gli ultimi anni. Un'inversione di tendenza che i dati diffusi da Federalberghi tendono a drammatizzare, forse oltre la realtà del settore. Anche le rilevazioni a livello nazionale fanno emergere nei primi otto mesi del 2012 una riduzione delle presenze turistiche. Decisivo, in Italia come in Puglia, la diminuzione di visitatori italiani, ben il -8,9% in Puglia e -5,6% a livello nazionale il dato dei turisti italiani. A questi veri e propri crolli, non corrisponde purtroppo un incremento della domanda straniera che si ferma a un misero + 0,2% a livello regionale e +1,2% a livello nazionale. Il saldo di visitatori è pertanto negativo e ha comportato una riduzione di fatturato e di occupazione, stimabile a livello regionale in un -10% di fatturato e -2,6% di riduzione occupazionale. Le regioni più penalizzate sono state il Friuli Venezia Giulia (-11,8%), Toscana (-10,6%), Sardegna (-7,1%) e subito dopo la Puglia con un -6% di riduzione complessiva. L’assessore regionale al Turismo Silvia Godelli ha ridimensionato il dato, parlano di una flessione fisiologica legata alla gravità della crisi e all’incapacità di spesa delle famiglie. Ha poi fatto esplicito riferimento al fenomeno delle seconde case affittate in nero, un fenomeno non conteggiato ovviamete dalle statistiche di Federalberghi e molto diffuse in Puglia.
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