Impianti sportivi. La Regione stanzia 1,2 milioni

Bari. Il finanziamento per il 2012 servirà al recupero ed alla messa a norma di impianti già esistenti

BARI – Un milione e 200mila euro per gli impianti sportivi pugliesi. E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia il “Programma triennale per l’impiantistica e gli spazi destinati alle attività motorie 2012-2014”, approvato dal Consiglio regionale lo scorso 30 maggio. Le risorse finanziarie disponibili per l’annualità 2012, appunto un milione e 200mila euro, saranno suddivise annualmente tra le Province: il 35% in parti uguali; il rimanente 65% ripartito sulla base della popolazione residente calcolata annualmente dall’Istat. Ciascun soggetto beneficiario non potrà usufruire di più di un contributo per lo stesso anno finanziario. Gli uffici competenti dell’assessorato allo Sport stanno ora definendo la delibera dello schema del bando che avrà carattere regionale, previa approvazione della Giunta. Le istanze saranno indirizzate alle Province che, sulla base di apposita graduatoria, stabiliranno i progetti finanziabili. Per l’anno 2102, saranno finanziati gli interventi destinati al recupero funzionale, messa a norma, adeguamento e manutenzione straordinaria dell’esistente; il completamento, ampliamento e diversificazione degli impianti esistenti. Tra gli obiettivi di miglioramento previsti: l’abbattimento delle spese di gestione (grazie alla riduzione dei costi energetici, risparmio idrico, utilizzo di energie alternative e di materiali ecocompatibili) e la polifunzionalità degli spazi, che dovranno essere pienamente fruibili dai disabili. “Nella sostanza abbiamo scelto di privilegiare il recupero funzionale e la messa a norma delle strutture esistenti, in quanto i problemi di fruizione degli impianti pugliesi sono legati più alla inadeguatezza e insicurezza strutturale che alla loro insufficienza numerica – ha spiegato l’assessora allo Sport, Maria Campese -. Si tratta di un percorso nuovo, che abbiamo scelto di condividere non solo con le amministrazioni provinciali e i rappresentanti della Consulta regionale dello sport, ma, attraverso forum e seminari, con tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano a livello regionale in ambito sportivo. Basta con sperperi, inutili doppioni o finanziamenti non erogati. Gli interventi programmati – ha concluso – rispondono ai nuovi bisogni delle comunità, sia in fatto di attività motoria e sportiva, sia in fatto di aggregazione sociale”.

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