Calcoli da pallottoliere e candidature da pianerottolo

Il momento storico in cui si collocano le Amministrative 2012 impone di puntare su chi abbia dietro di sé la garanzia di partiti e non su chi sia pronto al ribaltone

Mai come quest’anno il vecchio adagio secondo cui “la politica nazionale a ha a che vedere con quella locale”, ha perso di senso. I cittadini contano ogni giorno, centesimo dopo centesimo, , quanto pesi sulla propria quotidianità ogni scelta effettuata a livello centrale. Mai come oggi c’è bisogno a voglia di capire e informarsi su quello che comporta, direttamente nelle proprie vite “locali” ciò che viene deciso a Roma. La Amministrative del 6 e 7 maggio prossimi arrivano in questo momento storico di depressione e voglia di rinascita, di sfiducia segnata però da una maggiore attenzione verso chi viene delegato. Se questo il tempo dei “tecnici”, nessun cittadino ha voglia di delegare in bianco: si guarda alle competenze e ai programmi. Ma questo sentimento diffuso e percepibile, nei discorsi da bar, non ha avuto riscontro nella grande corsa alle candidature da pianerottolo: non solo a Lecce e a Casarano, due città in cui il fenomeno ha raggiunto il parossismo (oltre 600 candidato nel capoluogo e oltre 300 a Casarano), ma in tutti i Comuni al voto è andato in scena il grande reclutamento. Un esercito di signor nessuno inquadrabili in liste civiche con un’unica filosofia: un candidato sottratto agli avversari è un voto conquistato per sé. Grande dispersione e strategie di puro calcolo opportunistico, col pallottoliere alla mano: esserci, comunque vada, per fare l’ago della bilancia. Una logica che i cittadini per primi devono avere il coraggio di rompere. Scegliere le competenze e i programmi, polarizzare il voto sul candidato sindaco in grado di proporre un disegno chiaro di città, sia esso di centrodestra o di centrosinistra. Puntare su chi abbia dietro di sé la garanzia di partiti e non su chi, avendo solo se stesso come barra di navigazione, sia pronto al salto, al ribaltone, all’inversione dell’orientamento del voto in cambio di un posto di rilievo nel governo della città. Fare una scelta chiara, anche a livello locale, sui partiti, significa sottrarli al ricatto delle candidature da pianerottolo.

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