Noir esilarante ed improbabili nonsense

63 pagine gradevoli ed il piacere di una lettura simpatica e veloce. E’ “Non gettate cadaveri dal finestrino” di Gero Mannella

Una serie di racconti noir impossibili e atipici, una scrittura effervescente con nonsense e finali improbabili. Su tutti il protagonista, l’ispettore Gaudino Liberovici che non sopporta la vista del sangue eppure è sempre a contatto con casi di cronaca nera, violenti ed efferati che gli danno il voltastomaco e per questa circostanza è provvidenziale il cappello del suo assistente Caposito, che – udite udite – raccoglie il suo vomito. Un uomo disadattato e burbero, fissato con la Settimana “enimmistica”, che vorrebbe stare a casa tranquillo invece di risolvere i casi che gli vengono affidati. Un’altra cosa che detesta, il nostro segugio, sono le reporter che si accalcano su di lui per carpirgli una notizia e lo infastidiscono con i microfoni puntati come baionette, tanto da aver inventato uno stratagemma per tenerle alla larga: quello che i maniaci usano più spesso, un impermeabile calato sul suo corpo nudo che apre alla bisogna per far scappare le giornaliste. Liberovici si trova a dover districare il caso dell’anno: quello di un serial killer che butta i corpi del reato (detti cadaveri) dai finestrini del treno, per cui l’ispettore dirà la famosa frase: “Non gettate cadaveri dal finestrino, per piacere”, che ha dato anche il titolo a questo simpatico libro, che, con le sue 63 pagine gradevolissime, si legge in un’ora. L’autore è Gero Mannella, un informatico di Caserta esperto di jazz. Progetta giochi e si diverte a scrivere racconti umoristici, che spiazzano il lettore con la sua scrittura moderna e usando spesso termini desueti dall’uso comune, con un effetto esilarante. Gero Mannella “Non gettate cadaveri dal finestrino” Coniglio editore

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