Lentamente, la fine

Quella sera qualcosa era cambiato e lui le aveva tolto scettro e corona assegnandole il secondo posto

A domani, si dissero chiudendo la chat. In realtà erano ben consapevoli che il domani non ci sarebbe più stato, che il loro rapporto si avviava verso il declino. Lui chiuse il programma e rimase assolutamente indifferente, lui che odiava l'indifferenza, lui che durante la digitazione delle frasi non digitava più sentimenti. Come a fosse riprese a lavorare nonostante, in realtà, gli avesse causato un certo fastidio sentirla e sentirla così fredda come sempre. Il rapporto iniziava a deteriorarsi e, fino a quel punto, era sempre stato lui a mantenerlo vivo, era sempre stato lui a cercarla, a sognarla di impulsi e romanzi. Lei, dal suo canto, aveva già capito che lo stava perdendo, che dimostrarsi di ghiaccio dava i suoi frutti. Gliene aveva parlato un paio di sere prima, mentre lui era impegnato a coccolarsi in famiglia. “Riesco ad essere molto distante”, gli disse. Lui, guardandola con occhi trasognanti, le rispose: “A volte ti ritrovo, nei tuoi occhi riesco a vivere come allora”. Il discorso si era fermato lì, come se non lo avessero neanche iniziato. Solo a lui scese una lacrima di nascosto, mentre stringeva i pugni, ma continuò a vivere. L’affermazione di lei, invece, come una lancia dal puntale ben acuminato, era stata memorizzata. Quella sera, chiusa la chat, qualcosa era cambiato, in poche battute lui aveva provveduto a toglierle scettro e corona tempestata di aspettative e le aveva assegnato il secondo posto. Il posto che toccava al resto del mondo. Un mondo inutile. Com'era potuto succedere? Quando era iniziato a mutare il suo sentimento? Ora gli pareva normale mettere così tanta distanza, gli pareva normale avere una vita propria non condizionata da a. In fondo tutto muore. Quella sera aveva solo necessità di essere amato, di ricevere un briciolo di umanità, per questo prese il cellulare e compose un numero. “Come va? Sei libero questa sera? Io mi sono deciso, ho voglia di essere amato”.

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