Edilizia: 20 lavoratori in nero nei cantieri

Lecce. Lavoro irregolare e numerosi illeciti fiscali sono stati riscontrati dai carabinieri dell’Ispettorato del lavoro nei 14 cantieri ispezionati

LECCE –Sotto osservazione più di altri settori è quello dell’edilizia, dove è da sempre più frequente la presenza di lavoratori in nero o irregolari. Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, coordinati da Virginio Villanova, hanno eseguito una serie di ispezioni nei cantieri edili della provincia, nel corso dei quali è stata accertata la presenza di numerose e gravi irregolarità relative all’instaurazione dei rapporti di lavoro e all’applicazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. 14 sono stati i cantieri edili ispezionati, ubicati nei Comuni di Nardò, San Cesario di Lecce, Squinzano, Casarano, Supersano, Lizzanello, Aradeo, Copertino, Giurdignano, Specchia e Ruffano. Le violazioni accertate sono state numerose. Su 42 lavoratori identificati, 20 erano occupati “in nero” da periodi più o meno lunghi. In un caso, presso una ditta specializzata nell’estrazione e lavorazione di pietra leccese operante nel comune di Cursi, i carabinieri hanno accertato che da più di due anni un imprenditore si avvaleva del lavoro in nero di due operai che, pertanto, erano completamente sconosciuti alla pubblica amministrazione. Per quanto concerne la normativa prevenzionistica, sono state accertate violazioni inerenti la mancata formazione e informazione dei dipendenti “in nero” che prima di essere impiegati non erano stati nemmeno avviati a visita medica a cura del datore di lavoro, per accertarne l’idoneità fisica. Altre inosservanze, non meno gravi e che, anzi, costituiscono statisticamente la causa del maggior numero di infortuni nei cantieri edili, soprattutto di quelli con esiti mortali, hanno riguardato l’omessa protezione delle postazioni di lavoro dalle cadute dall’alto e la messa in sicurezza dei ponteggi. Un committente dei lavori è stato denunciato per non essersi accertato preventivamente del possesso da parte della ditta esecutrice dei requisiti di legge (iscrizione alla Camera di Commercio, possesso del Durc). Quattro i datori di lavoro segnalati dai militari all’Autorità Giudiziaria per violazioni della normativa prevenzionistica. Altri quattro imprenditori sono stati invece denunciati per aver indebitamente trattenuto sulle retribuzioni corrisposte ai propri dipendenti le quote di contributi a loro carico, omettendo di versarle all’Inps, per un totale di 9.101 euro. Per otto delle aziende ispezionate è scattato il provvedimento della sospensione dei lavori, per superamento della soglia del 20% di lavoratori in nero impiegati sul totale dei dipendenti. Ingente, inoltre, l’importo dei contributi non versati all’Inps: 99.031 euro quelli omessi e 11.750 euro quelli completamente evasi. In tutto sono 66 gli illeciti amministrativi contestati, per un totale di 77.954 euro, relativi soprattutto alla norma sulla cosiddetta “maxi sanzione” per lavoro nero, ma anche relativi alla tenuta del Libro Unico del Lavoro, all’omessa consegna dei tesserini di riconoscimento individuali e della lettera di assunzione e altro. Altri controlli sono in programma per le prossime settimane, anche in collaborazione con l’Arma Territoriale, in concomitanza dell’arrivo della primavera e quindi di condizioni climatiche favorevoli per intraprendere lavori edili, soprattutto di quelli di ripristino e manutenzione delle abitazioni marine.

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