Casapound. Due negano, gli altri restano in silenzio

Lecce. Ieri l’interrogatorio ai quattro giovani considerati gli aggressori di Matteo Maria Pascariello, in carcere da lunedì

LECCE – Hanno scelto di non rispondere alle domande del gip Ines Casciaro due dei quattro studenti appartenenti al movimento Casapound, arrestati lo scorso lunedì con l’accusa di aver aggredito un coetaneo, il 2 gennaio, provocandogli fratture alla mandibola ed al naso. Davide Renna, 21 anni, e Giorgio Povia, 22, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio che, di conseguenza, è durato appena pochi minuti. Osvaldo Senatore, 21 anni, ha invece negato le accuse che gli vengono mosse, riferendo che il giorno dell’aggressione sarebbe stato a casa ammalato. Altrettanto ha fatto Riccardo Pino, 18 anni, che ha dichiarato di non essere uscito di casa, il 2 gennaio, se non per fare una passeggiata e di non aver mai incontrato la vittima dell’aggressione, Matteo Maria Pascariello, 20 anni, esponente di Caos (Collettivo Autonomo Organizzato Studentesco) e Antifa. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dal padre del giovane studente pestato, uno dei quattro aggressori avrebbe bloccato la vittima, altri due l’avrebbero colpito con una testata e un pugno ed il quarto avrebbe intanto inveito contro di lui minacciandolo. L'ipotesi di reato per tutti e quattro i ragazzi arrestati è di concorso in lesioni gravi e violenza privata. 19 marzo 2012 Pestarono 20enne. Quattro arresti per aderenti a Casapound LECCE – Aggredirono uno studente procurandogli frattura alla mandibola ed al naso. La Procura di Lecce ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti aderenti a Casapound Italia. Tre sono stati arrestati; il quarto è ancora irreperibile. La vittima dell'aggresione è Matteo Pascariello, figlio dell'ex consigliere comunale leccese dei Verdi, Mauro Pascariello. I ragazzi finiti in manette sono Giorgio Povia, 21enne, Riccardo Pino, di 18 anni, Osvaldo Senatore, di 22 e Davide Renna, di 21. Quest’ultimo sarebbe a sua volta rimasto vittima di un altro episodio di violenza, circa una settimana fa, in via Brenta, presso la facoltà di Scienze politiche. Anche lui, come Pascariello, non ha sporto denuncia. Le indagini sono state condotte dalla Digos di Lecce che ritiene che i quattro siano gli aggressori del 20enne studente fuori sede presso la facoltà di Lettere e filosofia di Bologna ma residente a Lecce e membro del “Collettivo autonomo organizzato studentesco“. L’episodio si è verificato la sera del 2 febbraio scorso. Il giorno successivo il 20enne si recò presso l’ospedale di Galatina per via delle ferite riportate riferendo di aver subito una gomitata in pieno volto durante una partita a calcio tra amici. Il giovane è stato ricoverato all’ospedale “Panico” di Tricase, dove è stato anche operato. La storia riferita non ha però convinto gli agenti della Digos che hanno così deciso di scavare più a fondo alla ricerca dei motivi reali del ferimento: lo studente sarebbe stato avvicinato dai quattro giovani di Casapound che l’avrebbero pestato.

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