Dislessia. Il progetto del Deledda scelto su 953

Lecce. “Aiutami a conoscere” è stato selezionato da una giuria tecnica composta da rappresentanti del Miur, dell’Aid e della Fondazione Telecom

LECCE – Il progetto “Aiutami a conoscere” dell’istituto tecnico statale “Deledda” di Lecce è stato selezionato su 953 progetti presentati da altrettante scuole d’Italia nell’ambito del progetto nazionale “A scuola di dislessia” dal gruppo tecnico, composto da rappresentanti del Miur, Aid (associazione italiana dislessia), e Fondazione Telecom. “Questo ulteriore successo, conseguito dal Deledda – ha commentato Luigi Renna, il presidente di Aid Lecce – non fa che rafforzare la convinzione della grande sensibilità e professionalità del dirigente Vincenzo Nicolì e del suo staff, nell’essere sempre attenti e disponibili agli studenti e alle varie problematiche degli stessi per un vero e concreto diritto allo studio garantito dalla Costituzione italiana”. L’Aid leccese, nel complimentarsi con Nicolì, e con i referenti del progetto Romina Calabrese e Maurizio Molendini, ha reso noti alcuni dati sulla dislessia in Italia. I soggetti con dislessia evolutiva in Italia sono, seguendo le stime più prudenti, almeno 1.500.000; gran parte di questi hanno avuto una carriera scolastica costellata di insuccessi, con abbandoni precoci e con conseguenze sociali e professionali a volte molto pesanti. Le storie che raccontano i ragazzi dislessici diventati adulti sottolineano la frustrazione derivante dalla mancata identificazione del problema. Da bambini si sono trovati a crescere con una difficoltà inattesa e inspiegabile e in genere sono stati colpevolizzati dagli adulti (insegnanti e genitori) che si lamentavano per lo scarso impegno e per gli scadenti risultati scolastici, a fronte di normali abilità sociali e cognitive. Obiettivo dell’Aid è combattere queste difficoltà, cooperando con le istituzioni e con i servizi che si occupano dello sviluppo e dell’educazione dei bambini. La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa). La principale caratteristica di questa categoria è le sue specificità, ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. La dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico. In Italia questo disturbo è poco conosciuto, benché si calcoli che riguardi il 3-4% della popolazione scolastica (fascia della scuola primaria e secondaria di primo grado). Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. “Il ruolo della scuola è importante per la realizzazione dello studente dislessico – ha concluso Renna – e sicuramente, come associazione non possiamo far a meno di ringraziare ed affermare che ciò viene svolto dal ‘Deledda’ con grande professionalità e sensibilità”.

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