Durante l'incontro pubblico “Diamo voce allo sport di base”, il presidente della Uisp Puglia Vincenzo Liaci ha tuonato: “senza fondi è difficile andare avanti”.
Si è tenuto presso la sede regionale della Uisp l’incontro pubblico “Diamo voce allo sport di base”. Durante la riunione, svoltasi lunedì 27 febbraio, ha tenuto banco il problema riguardante gli scarsi sostegni economici nei confronti della pratica sportiva. Del disagio se ne è fatto portavoce il presidente della Uisp Puglia Vincenzo Liaci che con fermezza ha dichiarato: “La nostra è un'attività per il sociale, che mette insieme tante associazioni sportive di base, ma senza fondi sarà difficile andare avanti”. Alle parole di Liaci hanno fatto eco gli applausi e i consensi delle associazioni sportive Aics, Csen, Csi, Endas e Us Acli, presenti all’evento. L’obiettivo cardine dell’incontro è quello di aderire a “Dare voce allo sport di base”, movimento promosso in Italia da trenta società sportive dal nord al sud dell’Italia e che ha stilato un documento unitario che sarà presentato sabato 3 marzo a Roma. “Lo sport – ha proseguito il presidente – non è un esercizio ludico, ma bensì un’attività al servizio del bambino, delle famiglie, dei disabili, degli immigrati e di chi è costretto a passare la maggior parte del proprio tempo in istituti di varia natura. Non aiutando le associazioni sportive di base si andrebbe incontro, in primis ad un danno per la società, e aderendo al documento di Dare voce allo sport di base, vogliamo far presente proprio questo alle istituzioni”. “La nostra è un'attività per il sociale, che mette insieme tante associazioni sportive di base, ma senza fondi sarà difficile andare avanti”: così il presidente della Uisp Puglia, Vincenzo Liaci, nel corso dell'incontro pubblico “Diamo voce allo sport di base” , organizzato presso la sede regionale della Uisp nella mattinata di lunedì 27 febbraio assieme a Aics, Csen, Csi, Endas e Us Acli, con l'obiettivo di aderire formalmente a “Dare voce allo sport di base”, movimento promosso in Italia da trenta società sportive dal nord al sud dell’Italia e che ha stilato un documento unitario che sarà presentato sabato 3 marzo a Roma. Un’iniziativa che punta il dito contro le istituzioni nella lotta alla campagna per incentivare gli enti di promozione sportiva che svolgono volontariato ormai da anni e che giornalmente sono a contatto con i cittadini. I numeri testimoniano e danno peso al malcontento sonorizzato dal presidente Liaci: su 20 milioni di praticanti, circa 5 milioni sono iscritti alle federazioni sportive e più di 12 milioni agli enti di promozione sportiva, il resto è tutto autogestito.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding