Shindand. Luca Valente, 29enne di Miggiano, è morto in missione. Il mezzo su cui viaggiava si è ribaltato intrappolando al suo interno tre soldati. Il cordoglio della politica
BARI – Continuano le manifestazioni di cordoglio da parte dei politici del territorio n ei confronti della famiglia di Luca Valente, il militare di Miggiano morto in un incidente mentre era in missione in Afghanistan. “Il nostro Paese e il Salento pagano l'ennesimo tributo di sangue alla lotta contro il terrorismo e il suo scellerato tentativo d'impedire il cammino di pace e democrazia in terre martoriate come l'Afghanistan”, ha detto Antonio Buccoliero, a nome dell’intero gruppo di MeP in Consiglio regionale (di cui fanno parte Nicola Canonico e Giacomo Olivieri). “In questo momento di profondo dolore delle famiglie – ha aggiunto Buccoliero – dove le forze umane devono arrendersi al fatale destino occorre fornire tutta la vicinanza possibile ai familiari da una parte e, dall’altra, concorrere a sviluppare nuovi percorsi diplomatici per porre fine alle tante guerre che snaturano una umanità ancora lontana dall’essere compiutamente avverata. Sono ancora tanti i ragazzi che, a migliaia di Km di distanza dalle proprie case e dai propri affetti, concorrono attivamente al processo di pace in terre difficili come l'Afghanistan e l'Iraq.” “Un saluto particolare va ai familiari del 29 enne Luca Valente, militare originario di Miggiano, un'altra giovane vita di un Salento che continua a pagare un prezzo altissimo al processo di pace di queste terre, offrendo agli occhi dell'Italia e del Mondo, l'immagine generosa di giovani e coraggiosi militari, che non esitano ad immolare la propria vita per salvare quella di inermi cittadini. L’auspicio – ha concluso l’esponente di MeP – è che le lacrime che verranno versate per questa immane tragedia, possano essere le ultime e che i 49 soldati italiani caduti nel corso della missione, possano costituire esempio per tutti noi, per la creazione di nuovi percorsi di vita improntati alla fraterna convivenza”. 20 febbraio 2012 Incidente in Afghanistan. Muore un salentino SHINDAND – Ha perso la vita a 29 anni, lontano da casa. Per un tragico incidente stradale, è morto stamattina Luca Valente, 29enne di Miggiano, militare del 66/o Reggimento fanteria “Trieste”, di stanza a Forlì. Valente si trovava a Shindand, in Afghanistan; il mezzo sul quale viaggiava, un Lince del Task force center che stava andando a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, si è ribaltato nell’attraversare un corso d’acqua, intrappolando al suo interno i tre soldati che lo occupavano. E il salentino era tra questi. Il Salento non può fare altro che inchinarsi davanti al valore di questi ragazzi, ha dichiarato il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. “Ancora una volta il Salento piange la morte di un suo giovane figlio – ha detto il presidente di Palazzo dei Celestini – partito per contribuire a riportare la pace in un Paese martoriato dai conflitti interni e attraversato dalla crudeltà aberrante del terrorismo internazionale. La morte del giovane Luca Valente spezza il nostro cuore, colmo di sentimenti di rispetto e stima nei confronti di questi ragazzi che quotidianamente servono il Paese nelle missioni all’estero, nei territori più difficili, portando la loro straordinaria professionalità. Anche questo giovane di Miggiano, come in tanti casi di questa lunghissima scia di sangue che ha attraversato le nostre comunità, era partito alla volta dell’Afghanistan con la ferma convinzione di poter contribuire al processo di ri-pacificazione dell’estremo Oriente. Non era la prima volta, per lui, giunto oramai alla quarta missione, segno evidente della specializzazione e della professionalità che questi ragazzi acquisiscono in un settore così delicato come quello della difesa militare di povere genti. In questo momento di atroce e inimmaginabile dolore per la famiglia di Luca, per la comunità di Miggiano e per l’intero territorio salentino – ha concluso – le istituzioni non possono far altro che inchinarsi davanti al valore di questi ragazzi e alla unicità di un sacrificio compiuto in nome dei più alti ideali, quelli di libertà e democrazia”. “La notizia ci fa provare lo stesso turbamento e lo stesso dolore avvertiti in altre occasioni in cui hanno perso la vita i nostri soldati che prestano il proprio servizio nelle tante missioni di pace che si svolgono in questo Paese – ha detto il deputato del Pdl Ugo Lisi -. Ancora una volta l’Italia intera si vede costretta a piangere i suoi figli impegnati in una compito dal grande valore umanitario e sociale. In questo momento così doloroso giungano ai familiari delle vittime le mie più sentite manifestazioni di cordoglio. La perdita di un proprio caro è sempre un avvenimento tragico che l’affetto delle persone più vicine può in qualche modo lenire”. “Esprimo il mio più sentito sentimento di dolore ai familiari di Luca Valente e degli altri due militari italiani morti nell’incidente di questa mattina in Afghanistan – ha dichiarato invece l’assessore provinciale al Patrimonio Pasquale Gaetani -. Simili episodi possono alimentare il desiderio di ritirare le nostre truppe da questi territori, ma ciò è necessario farlo sempre in relazione agli impegni assunti dall’Italia con le comunità internazionali. Nel corso di questi anni i nostri militari hanno portato aiuto e sostegno alle popolazioni afgane e di questo impegno da parte del nostro Paese c’è ancora bisogno per fare fronte alle tantissime necessità che in Afghanistan sono ancora indispensabili”. Anche il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, ha espresso il suo cordoglio per la morte di un militare salentino in Afghanistan. “Il sacrificio di un altro figlio del Salento e della Puglia per la causa della pace internazionale ci addolora profondamente – ha detto –. La nostra regione continua a pagare un prezzo molto alto in termini di vite umane per costruire un ordine democratico. Come Gruppo Udc ci sentiamo vicini al dolore della famiglia del caporalmaggiore Valente, alla comunità di Gagliano del Capo e alle altre famiglie dei militari oggi caduti a Shindand in Afghanistan. Allo stesso tempo siamo vicini a tutti i militari che con sacrificio e mettendo a rischio ogni giorno la propria vita continuano il loro impegno in Paesi stranieri per garantire la pace”.
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