Tutt'a un tratto

Ancora un “coccodrillo” e poi basta

Quando morì il poeta Salvatore Toma, qualcuno ne attribuì le cause all'eccesso di alcol. Maria Corti, nell'introduzione al “Canzoniere della morte”, rivendicò “l'aristocrazia intellettuale di una scelta”, il suicidio, basandosi sull'analisi del testo poetico. Su Whitney Houston è ancora in corso l'esame autoptico. Lei non era una poetessa. Aveva dato voce (e che voce!) a canzoni che non piacerebbero se non fossero banali e non ripetessero il ridicolo frasario dell'amore, che solo le persone veramente ridicole (per citare un grande poeta) non hanno mai praticato. Ti amerò per sempre… Stasera voglio ballare con qualcuno che mi ama… Non abbiamo avuto quasi tutto proprio quando l'amore era tutto ciò che avevamo da dare?… Nella recente notte dei Grammys una nuova stella, Adele, è stata incoronata per parole assai simili: potevamo avere tutto, lasciandoci rotolare fino in fondo. Stavolta è rotolata giù Whitney, tutt'a un tratto. Nella sua lingua si dice “All at once”. Tutt'a un tratto mi accorgo che non tornerai più. Tutt'a un tratto ho cominciato a contare le lacrime e sono almeno un milione. Tutt'a un tratto mi ritrovo alla deriva in un mare deserto… Tutt'a un tratto le è bastata una vasca da bagno.

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