IL REPORTAGE. Cornicioni crollati ed alberi spezzati. Gli effetti della furia della natura attraverso i vostri scatti
La tromba d’aria passa e travolge quello che trova. In un attimo si porta via alberi, cornicioni di case, risparmi di una vita. La pioggia bagna e allaga e termina l’opera. Così il Salento si risveglia da una nottata, quella tra il 4 ed il 5 febbraio, in cui è stato difficile, per la verità, prender sonno. E si ritrova ferito. In più punti. Gli agricoltori guardano increduli alberi tagliati a metà, spezzati dalla furia del vento ed adagiati al suolo. Ma non dormono. Sono stati sconfitti. Le persone camminano lentamente per le strade del centro storico, facendosi largo tra le macerie e non trovano le parole per commentare. Ringraziano che non sia accaduto di peggio. Ma pensano alla fatica che ora costerà rimettere tutto i piedi, non senza il timore che questo scenario da fine del mondo si ripresenti ancora. Il Salento è stato vittima del maltempo. A patire gli effetti di una lotta impari, quella contro la natura, sono stati soprattutto i Comuni che si affacciano sulla costa adriatica. I danni sono difficili da quantificare. Perché da ricostruire adesso c’è la fiducia. C’è la normalità. Abbiamo chiesto a voi di raccontarci questi giorni di furia della natura, inviandoci le vostre foto. Le trovate pubblicate di seguito. Andrano marina. La tromba d'aria ha distrutto alberi, buttato a terra colonnati, travolto tutto (foto di Donato Nuzzaci):





Il consigliere comunale Tony Retucci sui luoghi9 maggiorment colpiti dalla pioggia Diso. Alberi buttati giù dalla violenza dl vento. C'è chi guarda ciò che ha perso senza trovare parole (foto di Donato Nuzzaci):

Corigliano d'Otranto. La pioggia negli scatti artistici di Bianca Moretti:



San Donato (Bianca Moretti):

Giuggianello. Il parco dei paduli allagato dopo la pioggia (foto di Oreste Caroppo):

Marittima. E' qui che si sono registrati i danni più consistenti (foto di Oreste Casciaro tratte dal gruppo facebook “Marittima”):

via Verdi

via Cellini

via Brindisi

piazza San Giovannni Bosco

il campo sportivo

Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding