Esclusi dal concorso per il maltempo. Bellanova interroga il ministro

Roma. Per il taglio dei treni 50 pugliesi hanno raggiunto la sede d’esame il giorno dopo. La deputata chiede soluzioni al ministro

ROMA – Non hanno potuto partecipare al concorso perché, per via del maltempo e della conseguente soppressione dei treni, non hanno raggiunto in tempo la sede dell’esame. Così 50 militari pugliesi sono stati esclusi dal concorso per personale militare in congedo o in servizio per la ferma quadriennale che si è tenuto presso il Centro di selezione e reclutamento della Caserma Gonzaga di Foligno. E ciò nonostante avessero avvisato via fax dei disagi nei trasporti. Sulla questione è intervenuta la deputata salentina del Pd Teresa Bellanova che ha inviato una interrogazione al ministro della Difesa per chiedere di adottare le necessarie misure al fine di impedire che i 50 pugliesi vengano danneggiati per motivazioni che non dipendono dalla loro responsabilità. “Nell'epoca della precarietà – ha dichiarato Bellanova – la certezza è merce rarissima. A questi ragazzi si prospettava la possibilità di acquisirne una, ma gli viene negata senza alcuna colpa da parte loro. Nell'epoca della flessibilità, questi ragazzi restano vittime di un eccesso di rigidità e la loro speranza si disintegra sotto i colpi di una duplice drammatica emergenza: quella occupazionale, da cui speravano di liberarsi, e quella meteorologica, che questa speranza gli ha negato. Questi sono ragazzi che non cercano di rimanere vicino a mamma e papà, allora il mio auspicio è che una buona dose di buon senso accompagnata dal riconoscimento di un diritto possa consentire al Ministro Di Paola di restituire a questi ragazzi una chance”. Ecco il testo dell’interrogazione. INTERROGAZIONE a risposta in Commissione BELLANOVA – Al Ministro della Difesa. Per sapere – premesso che: – dalla stampa si apprende che circa cinquanta ragazzi partiti dal Salento e da altre province pugliesi per partecipare al concorso – pubblicato su Gazzetta Ufficiale n. 82 del 14 ottobre 2011 – rivolto a personale militare in congedo o in servizio per la ferma quadriennale, a causa del maltempo, della neve e del conseguente blocco e soppressione dei treni in partenza dalla Puglia, sono giunti con un giorno di ritardo presso il Centro di selezione e reclutamento della Caserma Gonzaga a Foligno; – si legge che pur avendo avvisato, inviando un fax alla Direzione per il Personale Militare e certificando con i timbri delle Ferrovie l’impossibilità di salire a bordo dei treni, a questi ragazzi non è stato consentito di sostenere la prova; – alcuni di questi ragazzi dichiarano “l’ufficio Persomil ci ha detto di partire lo stesso il prima possibile, perché avrebbero sistemato le cose” tant’è che molti di loro si sono attrezzati, spendendo anche denaro tra alloggio ed acquisto dei biglietti del treno a tariffa piena poiché presi all’ultimo momento, col fine di poter comunque sostenere la prova; – va aggiunto che la Direzione che ha escluso i ragazzi pugliesi dal concorso, qualche ora prima aveva ammesso alla prova un altro gruppo di concorrenti ritardatari, ai quali si è fatto sostenere le prove, salvo poi anarle poche ore dopo; – molti di questi concorrenti hanno svolto un anno di militare nel Nord Italia e confidavano nella possibilità di partecipare alle prove per avere la possibilità di un futuro lavorativo; – seppur è d’obbligo in sede concorsuale attenersi alle prescrizioni normative sancite nel bando e nella fattispecie all’art. 7 dove viene specificato che la mancata presenza significa automaticamente rinuncia ed esclusione dal concorso, va pur detto che non si può non tener in considerazione la situazione emergenziale che l’Italia si trova a fronteggiare in queste settimane e per la quale molti collegamenti infrastrutturali risultano essere interrotti; se il Ministro interrogato vista la situazione sopra esposta non ritenga opportuno intervenire e cosa intenda fare per impedire che i giovani sopra menzionati vengano penalizzati per un ritardo non certo ascrivibile alla volontà dei singoli, ma a cause di forza maggiore che nei fatti mettono a repentaglio, in un momento di crisi occupazionale difficilissimo, la possibilità di un futuro lavorativo per questi ragazzi. Bellanova,

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