La ‘Gioconda’. E’ tempo di lirica

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LECCE – Tre grandi appuntamenti per la Stagione Lirica. “Gioconda”, “Elisir”, “Carmen”, dal 10 febbraio all’11 marzo al Teatro Politeama Greco di Lecce. Si inaugura domani (e si replica domenica alle 18.00), con la “Gioconda” la 43esima Stagione Lirica della Provincia di Lecce, organizzata dall’assessorato alla Cultura diretto da Simona Manca. La Stagione Lirica, come dice, nei saluti agli spettatori, il presidente della Provincia Antonio Gabellone “è seguita non solo da salentini ma anche da un pubblico proveniente da altre province… fra le molte attrattive artistiche di Lecce la Stagione Lirica, con la splendida cornice del Teatro Politeama Greco, non è certo seconda in quanto a capacità di richiamare turismo. E lo sviluppo del turismo culturale è senz’altro al centro dell’attenzione dell’Amministrazione da me guidata. La Stagione non esaurisce in se stessa la sua forza propulsiva, ma si estende nella conseguente ricca proposta della Stagione Sinfonica. L’Orchestra Sinfonica ‘Tito Schipa’ è senz’altro una delle colonne portanti dell’attività culturale della Provincia e della Stagione Lirica, come si evince dal consenso pieno che riceve la sua proposta musicale”. Stesso pensiero condiviso dalla vicepresidente Simona Manca che ha sottolineato come “nonostante i venti di crisi, abbiamo continuato a investire in Cultura, onorando gli impegni presi con i salentini, garantendo una Stagione di altissimo livello”. L’Orchestra Ico ‘Tito Schipa’, dopo il successo della Stagione Sinfonica da poco conclusasi, torna con un appuntamento di tutto prestigio, come dice Grazia Manni, direttore amministrativo della Fondazione Ico ‘Tito Schipa’. Tre capolavori per una Stagione splendida, come dice il maestro Filippo Zigante, direttore artistico. La ‘Gioconda’ di Amilcare Ponchielli su libretto di Tobia Gorrio, anagramma dietro il quale si cela Arrigo Boito è “una ‘grand opéra’ all’italiana che dal melodramma francese assume l’imponenza delle pagine corali e soprattutto la danza, che diviene coprotagonista dello spettacolo”, sottolinea ancora il maestro Filippo Zigante. Le coreografie sono affidate al coreografo Fredy Franzutti in scena con il suo Balletto del Sud. Il brano più famoso è ‘La danza delle ore’ reso indimenticabile dal gruppo di struzzi, ippopotami, elefanti e alligatori che, come ricorda il coreografo Fredy Franzutti, “è uno degli episodi che animarono ‘Fantasia’ di Walt Disney”. Sul podio a dirigere l’Orchestra Sinfonica Ico ‘Tito Schipa’ il maestro Cristoph Gedschold, entusiasta di “un’Orchestra splendida, bravi tutti”. La regia è affidata a Petar Selem, che parla di una regia “concentrata sul dramma, sui rapporti umani, su un intreccio di rapporti molto ricco”. Di rilievo anche la parte corale con il Coro Lirico di Lecce diretto da Francesco Pareti. Nel ruolo di ‘Gioconda’ un grande soprano come Giovanna Casolla. Al suo fianco il mezzosoprano Elisabetta Fiorillo nella parte di Laura, il mezzosoprano Anna Rita Gemmabella nella parte della cieca. Il tenore William Joyner nelle vesti di Enzo Grimaldo, il basso Roberto Scandiuzzi in quelle di Alvise Badoero e il baritono Ventseslav Anastasov in quelle di Barnaba. Nel cast ancora Carlo Provenzano è Zuane, Giorgio Schipa è un cantore, Francesco Spedicato è Isepo, Maurizio Coppini, un pilota. Le scene sono di Cristiano Bacchi, i costumi di Valerio Maggioni. Visual designer Paolo Panizza. Buon divertimento, allora. E non dimenticate di portare con voi la Guida all'ascolto del Tacco d'Italia a cura di Fernando Greco.

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