Reflui oleari nel terreno. Sequestrata cooperativa agricola

Supersano. La Finanza ha scoperto un impianto di decantazione e raccolta di acque industriali inquinanti. Denunciato il legale rappresentante

SUPERSANO – Scarico di reflui industriali non autorizzato. Ma non solo. Anche abusivismo edilizio ed uso non autorizzato di gasolio agricolo. C’è di tutto nell’operazione condotta nelle scorse ore dai finanzieri della Tenenza di Casarano, conclusasi con il sequestro di un impianto di decantazione e raccolta di acque di provenienza olearia e la denuncia del legale rappresentante di una cooperativa agricola. Il fatto si è verificato in località Paduli nel Comune di Supersano. La Guardia di finanza ha scoperto fenomeni di “lagunaggio” di acque industriali di colore scuro, tipicamente riconducibili alla lavorazione delle olive, che confluivano verso uno stradone sterrato interpoderale, dove era collocato un collettore di sbocco zincato, normalmente utilizzato per l’irrigazione, collegato a tubi di gomma che sprofondavano lungo un canale per il convoglio delle acque piovane. Lo scarico delle acque di provenienza olearia all’interno del canale creava dei piccoli ruscelli che, oltre a straripare in alcuni punti sulla strada lì accanto, raggiungevano, per l’inclinazione del terreno, una vasca di decantazione del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi, riempiendo gli invasi, con conseguente pericolo di inquinamento della falda acquifera sottostante. I controlli sono proseguiti presso la vasca di decantazione del Consorzio di Bonifica, dove il sito, esteso su una superficie di circa 800 metri quadrati, è stato sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale al commissario straordinario dell’Ente. Nelle prossime ore l’area sarà analizzata dai tecnici del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Lecce, che hanno effettuato dei prelievi delle sostanze presenti nelle aree interessate dall’operazione della Guardia di finanza. Gli accertamenti effettuati presso l’Ufficio Tecnico comunale hanno permesso di rilevare che i terreni interessati dallo scarico illecito dei reflui industriali, quindi dall’attraversamento delle tubazioni, risultavano di proprietà di una cooperativa agricola ubicata a poche centinaia di metri dalla zona; il legale rappresentante della cooperativa, un 69enne del posto, è stato dunque denunciato alla Procura. Dopo un sopralluogo nella cooperativa, i finanzieri hanno sequestrato un’area, di circa due ettari, e l’intero impianto di decantazione e raccolta dei reflui oleari. Sempre all’interno dell’area dove sorge la cooperativa, è stato scoperto, in un capannone utilizzato per gli automezzi, un impianto di erogazione carburanti ad uso aziendale con pompa e cisterna contenente 2.500 litri di gasolio ad uso agricolo totalmente privo di autorizzazioni e pertanto sequestrato. Nell’azienda erano stati realizzati, inoltre, un fienile di circa 500 metri quadri e tre grandi stalle per un totale di 796 metri quadrati senza alcun permesso di costruire. Anche questi locali sono stati sequestrati per abusivismo edilizio.

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