Gallipoli. Le motivazioni per le quali, secondo il Partito democratico della Città bella, si dovrebbe mantenere in vita il reparto del “Sacro Cuore”
GALLIPOLI – La questione è molto sentita da cittadini e gruppi politici. Riguarda i reparti di Ostetricia degli ospedali di Gallipoli e Casarano. Secondo quanto imposto dal Piano di riordino sanitario solo uno dei due potrà rimanere in vita; l’altro dovrà necessariamente chiudere. E se finora erano stati soprattutto i casaranesi ad esporre ed argomentare le ragioni per le quali mantenere l’Ostetricia casaranese, adesso sono i gallipolini a prendere la parola. In particolare è il Pd locale che, dichiarando di non voler entrare in una strumentale guerra di campanili (ma poi non è detto che il rischio sia scongiurato) enuncia in più punti i “perché” dell’Ostetricia al “Sacro Cuore”, annunciando di indire una petizione popolare. Ecco la nota del Partito democratico gallipolino. L'individuazione da parte della Regione Puglia del punto nascita di ostetricia-ginecologia nella fascia ionica della nostra provincia, sta appassionando, forse un po’ troppo, forze politiche e improvvisati movimenti, in una querelle con scarsi contenuti di merito ma con tanto livore campanilistico. I fatti che sono all'ordine del giorno e che prendono le mosse da una normativa nazionale che prevede la drastica riduzione dei punti nascita, ci dicono che criteri obiettivi stabiliti a monte ed in sede tecnica, e non politica, che vanno dalla posizione logistica alle capacità strutturali, individuano l'Ospedale di Gallipoli come sede idonea per il mantenimento del reparto di ostetricia e ginecologia. Se volessimo peccare di campanilismo anche noi, potremmo dire che anche la storia e la qualità del posto sono dalla nostra parte. La storia è quella di un ospedale, secondo in provincia dopo quello leccese, che, sin dai primi anni del secolo scorso, con un reparto di ostetricia all'avanguardia, è stato guidato da personalità del mondo della medicina ancora oggi ricordate in campo nazionale ed internazionale. La qualità del posto, con una struttura nuova e posizionata tra il verde dei pini e la vista del mare, è lo scenario ideale per chi apre gli occhi su questo nostro pianeta in un posto che per definizione è “la bella città”. Se guerra di campanile dovesse essere, con tali connotazioni, sarebbe già vinta. Ma se così non è, ed invece vogliamo parlare di raccordo con la viabilità della provincia e di spazi adeguati da destinare alle stanze di degenza (il reparto ha solo camerette a 2 letti), senza ulteriori spese per ampliamenti a carico del Servizio Sanitario Nazionale, la scelta non può che essere quella di Gallipoli. E se vogliamo parlare di normativa, allora non c’è neppure possibilità di confronto: l’ospedale di Gallipoli è unico in provincia ad avere una struttura in acciaio, e quindi è l’unico a rispondere da subito ai richiesti requisiti di resistenza antisismica. E la Rianimazione? E bella e pronta e non aspetta altro che qualcuno assegni il personale medico anestesista ed infermieristico, promesso da tempo, bloccato da una decisione del Governo Nazionale che ha impedito le assunzioni di personale, e che ora dovrebbe arrivare dagli ospedali viciniori dismessi. Rianimazione, pertanto, invece d’essere strumento di speculazione “contro” il nosocomio gallipolino, deve essere oggetto dell’impegno di tutti coloro che hanno a cuore la salute dei cittadini – tanto residenti, quanto ospiti – perché sia sollecitamente attivata. Con queste motivazioni il Partito Democratico reclama l'attenzione degli Organi Direzionali della ASL di Lecce e della Giunta Regionale perché subito, anche per evitare miserevoli speculazioni, si apra Rianimazione e si consenta di nascere ancora a Gallipoli, cosa che, senza clamori e con tanta serenità, avviene ormai da quasi un secolo. Una petizione popolare con questi contenuti sarà sottoposta già da oggi all'attenzione dei cittadini di Gallipoli, e potrà essere sottoscritta anche telematicamente sul sito web del Partito: www.pdgallipoli.org Articolo correlato: Ostetricia. Ballottaggio Casarano-Gallipoli