Attaccàti alle poltrone… dello stadio

Lecce. A più di due mesi dalla proposta, a Palazzo Carafa si discute ancora sulla rinuncia alle tessere dello stadio da parte di politici e dirigenti

LECCE – La già lunga polemica sulle tessere di abbonamento dello stadio Via del Mare sembra non avere fine. Dopo l'appello, partito dal Pd a fine estate, che chiedeva a politici e dirigenti di Palazzo Carafa di rinunciare alla tessera gratuita, non tutti seguirono l'invito. Anzi. Ad oggi, molti fra consiglieri, assessori e dirigenti conservano ancora il privilegio di assistere alle partite del Lecce senza pagare. Il testo dell'ordine del giorno con il quale si proponeva il “tremendo sacrificio” risale al 22 settembre scorso: “in un momento difficile di grave crisi economica e sociale che attraversa il nostro paese, anche piccoli segnali possono avere un grande valore e significato; in tale ottica appare opportuna la scelta di rinunciare – a partire degli eletti – alla tessera gratuita di accesso allo stadio da parte di tutti coloro che usufruiscono di tale privilegio; è tuttora in fase di definizione la nuova Convenzione che disciplina i rapporti tra Comune e Unione Sportiva; Impegna il sindaco e la Giunta a prevedere – nella nuova Convenzione – la eliminazione per i componenti della Giunta, del Consiglio comunale, i Dirigenti comunali e per tutti coloro che sinora ne hanno usufruito del beneficio della concessione delle tessere gratuite di ingresso allo stadio”. Il punto, nonostante siano passati più di due mesi, non è ancora stato discusso. E così, Antonio Rotundo, capogruppo del Pd al Comune di Lecce, è tornato sulla questione: “La discussione sulle tessere per lo stadio venga inserita al primo posto dell'OdG del prossimo Consiglio. È incredibile che non si sia ancora riusciti a prendere una decisione sull'argomento”. In effetti, la logica e il buon senso avrebbero voluto una risoluzione più rapida e indolore della vicenda, ma, evidentemente, dietro i volti di molti politici leccesi si celano altrettanti tifosi sfegatati. E, parrebbe, anche un po' tirchi. Proprio lo stesso Partito Democratico non sembra aver accolto coralmente l'appello di Rotundo, e le tessere restituite dai consiglieri di opposizione sarebbero solo quattro. “Sembra incredibile, ma di restituire le tessere dello stadio – ha dichiarato Rotundo – sembra che in troppi non ne vogliano neanche sentir parlare. La richiesta del gruppo PD di discutere e decidere sul tema è del 22 settembre scorso. In questi due mesi, per ben quattro volte l'argomento è stato iscritto all'ordine del giorno, precisamente il 5, il 14, il 21 ottobre e nella seduta di ieri, ma in ognuna di queste occasioni è venuto meno il numero legale”. Ma nella serata di ieri, su Facebook, è intervenuto il sindaco Paolo Perrone, il quale ha voluto rispondere informalmente – per ora – a Rotundo: “Antonio Rotundo sostiene che si debba prendere quanto prima una decisione sul caso “tessere gratuite per lo stadio”. Sono d’accordo con lui, va eliminata un’ingiusta situazione di privilegio e dobbiamo dimostrare con atti concreti l’amore per il nostro Lecce. Ma allora perché non abbiamo deciso in tal senso nel Consiglio di ieri? Sarebbe bastato che Rotundo si preoccupasse di tenere i consiglieri del Pd in aula. E perché, se io ho fatto il mio dovere restituendo le mie tessere, comprando un abbonamento e invitando il Pd a fare altrettanto, alcuni consiglieri del Pd non hanno ritenuto di restituire le loro tessere, dopo che peraltro è stato proprio il Pd a sollevare il caso? Intanto il campionato avanza, e non vorrei proprio dover dire di essere stato spettatore inerme dell’ennesima polemica creata ad arte, con molta demagogia e poca convinzione, dal Pd”. A questo punto, senza voler apparire qualunquisti, una riflessione sorge spontanea. Visto il momento drammatico, i nostri amministratori dovrebbero cominciare a sacrificarsi davvero, politicamente ed economicamente; ma come si possono chiedere sacrifici veri ad una classe dirigente che, non solo conserva ancora tutti i suoi privilegi, ma non è capace nemmeno di rinunciare ad un piccolo beneficio come la tessera dello stadio?

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