Lecce. Botta e risposta a distanza sulla collocazione dei gazebo della Fiera del giocattolo. L’assessore: “Trasferimento chiesto anche dai commercianti”
LECCE – Quella sulla collocazione in piazza Mazzini della pagodine natalizie della fiera del giocattolo sarebbe l’“ennesima polemica sterile e strumentale portata avanti dal Pd, frutto di una visione miope e niente affatto moderna di una città che è viva e vuole continuare ad esserlo”. L’assessore alle Attività produttive del Comune di Lecce Luigi Coclite replica alle dichiarazioni rese nelle scorse ore da parte degli esponenti del Pd comunale ed in particolare di Sergio Ventura, responsabile provinciale della Consulta Trasporti del partito, spiegando che la collocazione in piazza Mazzini della tradizionale Fiera non è figlia di una scelta estemporanea, ma nasce dalla consapevolezza dello stato di crisi in cui versano gli operatori del settore. “L’idea di trasferire quest’anno la Fiera sulla piazza – dice Coclite – trova la sua ratio anche nella necessità di rivitalizzare e portare il fermento natalizio e il senso della festa in un luogo che rischia di non essere parte integrante di tutto ciò che ruota attorno agli eventi organizzati in occasione del Santo Natale. Una decisione che è scaturita anche a seguito delle sollecitazioni espresse dagli stessi operatori commerciali della zona. Non possiamo condividere una visione ghettizzante degli eventi natalizi che preveda la ubicazione dei mercatini al di fuori dei centri urbani e così poco inseriti nel tessuto sociale-produttivo”. Bocciate anche le proposte di viabilità avanzate da Ventura. “Non possiamo non sottolineare che al di là di capotiche considerazioni sulla viabilità, niente affatto realizzabili se non a detrimento di una viabilità complessiva, con la conseguente perdita di numerosissimi posti auto, non vi sia una concreta e realizzabile proposta che possa risultare condivisibile anche attraverso un confronto con i commercianti e gli esercenti”. 1 dicembre 2011 Il Pd: ‘Pagodine natalizie, tra auto e gas di scarico’ LECCE – Quelle pagodine natalizie in piazza Mazzini, disposte tutte attorno alla fontana monumentale, al Partito democratico proprio non vanno giù. Ed ecco che Sergio Ventura, responsabile provinciale della Consulta Trasporti del Pd si scaglia contro l’Amministrazione, colpevole, a suo dire, di sconvolgere la città con idee estemporanee ed improvvisate. “Il Pd aveva messo in guarda dai rischi derivanti da una non perfetta organizzazione riferita al trasferimento delle pagodine di Natale in piazza Mazzini – dice Ventura – ed ecco i problema oggi emergono. Una piazza sconvolta e nascosta, fortino natalizio assediato da auto e gas di scarico… un vero capolavoro”. “La Giunta Perrone si nasconde dietro l’attenuante della sperimentazione. Vogliamo dire chiaramente che sperimentare non significa fare quello che si vuole sulla pelle dei cittadini, in questo caso sarebbe stato meglio sperimentare la nuova disposizione nel giardino di qualche assessore temerariamente disponibile”. Così come realizzata, la sistemazione delle pagodine, oltre che nascondere la fontana, avrà l’effetto, secondo il Pd, di spingere i visitatori verso il bordo della piazza esponendoli al pericolo delle auto in transito. “Occorre subito una ordinanza di chiusura del tratto di via Trinchese prospiciente la piazza (lato Coin per capirci) sino a via Monte San Michele. Cambiare la disposizione delle pagodine sui rimanenti tre lati della piazza (lasciando aperto il lato su via Trinchese) in modo da creare un invito pedonale protetto nello spazio tra le pagodine dove la fontana avrebbe il suo giusto ruolo di elemento scenografico”. La disposizione proposta dal Partito democratico avrebbe anche il compito di dividere il traffico veicolare, “con evidenti vantaggi – aggiunge Ventura – per gli operatori e visitatori e con un complessivo miglioramento della qualità dell’aria e una riduzione dell’inquinamento acustico”. “Che il sindaco Perrone faccia, questa volta, la scelta giusta senza nascondersi dietro bugiarde motivazioni tecniche. Nel 2000 i problema tecnici si risolvono”.
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