'Diritti a scuola'. 1.775 nuovi occupati

Bari. Nell’anno scolastico 2011-2012 saranno occupati 1236 sono i docenti e 539 tra amministrativi tecnici e personale Ata

BARI – 1.775 nuovi occupati in Puglia grazie al bando “Diritti a scuola”, il progetto regionale che qualifica il sistema scolastico e previene la dispersione favorendo il successo formativo. Tra questi, 1236 sono i docenti e 539 gli amministrativi, i tecnici e i collaboratori scolastici (personale Ata). Saranno impegnati, nell’anno scolastico 2011-2012, in 286 scuole e in 618 progetti che valgono in tutto 26 milioni di euro. È questo l’esito della terza edizione del bando “Diritti a scuola”, varato con il Piano Straordinario per il Lavoro in Puglia. Così tornano nel mercato del lavoro maestri, professori, segretari, tecnici e collaboratori che pur avendo lavorato nei tre anni scorsi, quest’anno, senza il progetto, sarebbero rimasti disoccupati. La graduatoria, di imminente uscita sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, è già disponibile sul portale http://pianolavoro.regione.puglia.it e sul sito http://formazione.regione.puglia.it DIRITTI A SCUOLA graduatoria Il bando fa seguito all’accordo sottoscritto quest’estate tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica e la Regione Puglia ed è finanziato per il 50% dal Fondo Sociale Europeo, per il 40% dal Fondo di rotazione quale contributo pubblico nazionale e per il 10% a dal bilancio regionale. Alle agevolazioni sono state ammesse 87 scuole primarie con 198 progetti, 58 istituti comprensivi con 133 progetti, 54 scuole medie con 118 progetti, 87 scuole superiori con 169 progetti. Obiettivo dei programmi finanziati, potenziare i processi di apprendimento e sviluppare le competenze degli allievi. Per questo sono stati presentati progetti per classi o gruppi di alunni di scuola primaria, di scuola secondaria di 1° grado e del primo biennio della scuola secondaria di 2° grado. I progetti riguardano l’ambito linguistico e scientifico per la scuola primaria e le discipline di italiano e matematica per la scuola secondaria di 1° e 2° grado. Per la realizzazione delle attività sarà impiegato esclusivamente personale precario docente e Ata. Dunque una boccata d’ossigeno per l’occupazione, ma anche qualcosa di più. L’altra caratteristica da valorizzare di “Diritti a scuola” è rappresentata infatti dall’impatto che il progetto ha avuto sui livelli di apprendimento della popolazione scolastica pugliese. A sottolinearlo è l’assessore alla Formazione Alba Sasso: “Diritti a scuola – ha detto – è una delle più significative buone pratiche in Italia perché oltre ad aver fatto lavorare nei tre anni circa 5.500 docenti e Ata ha certamente contribuito a realizzare i buoni risultati nelle recenti indagini sulle competenze dei nostri studenti. Negli anni scorsi la Puglia era in fondo alle classifiche dell’indagine OCSE-PISA, mentre i test dell’Invalsi riportavano risultati scoraggianti. Dal 2009 è iniziata un’inversione di tendenza fino all’exploit dell’anno scolastico 2010-2011 che ha visto performance positive in tutti gli ordini di scuola. La Puglia oggi è l’eccezione del Mezzogiorno. Siamo convinti che questa terza edizione consoliderà ulteriormente i buoni risultati delle precedenti”. Il progetto “Diritti a scuola” , è stato realizzato la prima volta nell’anno scolastico 2009-2010, la seconda nell’anno 2010-2011, la terza quest’anno. In totale le risorse messe in campo nei tre anni ammontano ad 82.087.652 euro, mentre il personale utilizzato raggiunge le 5.475 unità. Articolo correlato: Sul portale piano lavoro il bando “Diritti a scuola”

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