Nardò. La violenta lite è scoppiata all’interno di Masseria Boncuri al termine della giornata lavorativa
NARDO’ – E’ stata un’anguria a scatenare la rissa. E le conseguenze dello scontro sarebbero potute essere ben più gravi di quanto non siano state, se i carabinieri non fossero intervenuti per tempo a sedarlo. Attorno alle ore 19 di ieri, una telefonata al 112 ha messo in allerta l’intero reparto dei carabinieri di Nardò che si sono recati nel luogo indicato, masseria “Boncuri”, dove era incorso, stando a quanto riferito dalla voce alla cornetta, una violenta rissa tra cittadini extracomunitari Lì i militari hanno trovato Belbain Yussef Kazim, cittadino siriano classe 1982, e Ali Gharsellaoui, cittadino tunisino classe 1965, entrambi residenti in Italia, che ancora tentavano di aggredirsi. Una terza persona, che aveva dato origine alla lite, era invece già fuggita. Il cittadino siriano, che presentava delle ferite al petto ed alla gamba sinistra, al momento dell’arrivo dei carabinieri era a dorso nudo e, nonostante la presenza dei militari, ha tentato di colpire il tunisino con un sasso raccolto da terra, non riuscendovi grazie all’immediato intervento di altri suoi connazionali. Visitato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Nardò, è stato giudicato guaribile in pochi giorni. A seguito delle prime attività di indagine, anche allo scopo di identificare gli ulteriori partecipanti alla rissa, è stato possibile appurare che la rissa si era verificata per futili motivi, cioè la pretesa di un’anguria da parte di Gharsellaoui ai danni di Yussef, al termine della giornata lavorativa. I due sono stati tratti in arresti.
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