Buco di bilancio in Provincia, Ria al contrattacco

Il Viminale chiarisce l'errore informatico e Ria, che annuncia querela e chiede oggi le dimissioni dell'assessore Macculi

L'errore è stato del Ministero. E l'amministrazione provinciale guidata da Antonio Gabellone lo sa, quindi mente sapendo di mentire. A proposito del buco di bilancio da 7 milioni di euro. La denuncia ha la firma del parlamentare UDC Lorenzo Ria, presidente provinciale dal '95 al 2004 e cui proprio non è andato giù d'essere accusato, insieme al successore Giovanni Pellegrino, d'essere l'artefice di quell'ammanco nei conti dell'Ente. Ieri, in una conferenza stampa, sono stati snocciolati i dati forniti dal ministero dell’Interno che chiariscono definitivamente l’errore nel sistema informatico della direzione centrale della Finanza locale: i dati contabili forniti dalla Provincia e quelli rilevati dal ministero non coincidevano a causa di un aggiornamento tecnico cui era sottoposto il sito web del Viminale. I funzionari della provincia insomma “sono stati tratti in inganno”, come ha spiegato il sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, rispondendo all’interrogazione parlamentare presentata da Ria e dalla deputata del Partito democratico Teresa Bellanova. Tutto chiarito, insomma, ma già nel 2010, denunciano i due parlamentari di opposizione che puntano il dito contro l'amministrazione di Palazzo dei Celestini, colpevole di aver mentito sapendo di mentire, insistendo sulle presunte colpe e disattenzioni delle giunte di centrosinistra. “Le scuse sono d'obbligo – ha insistito Ria, pronto a querelare per le accuse ricevute – e sarebbe necessario anche un atto di cortesia istituzionale e di coraggio da parte dell’assessore al Bilancio, Silvano Macculi: che si dimettesse”. Anche per via dell'approvazione dei bilanci di previsione 2010 e 2011, “avvenuta nonostante l'incertezza sui dati acquisiti”. Approssimazione e pressappochismo, insomma, secondo Ria, dovrebbero spingere l'assessore al bilancio a un passo indietro. “La Provincia – ha commentato l'onorevole Bellanova – rappresenta un patrimonio comune dei cittadini, non una proprietà privata da utilizzare per un tornaconto politico”. E il tornaconto, in questo caso, sarebbe che, accusando il centrosinistra dell'ammanco nei conti provinciali, la giunta Gabellone avrebbe potuto aumentare la RC auto, come ha fatto, per coprire in realtà i tagli selvaggi attuati dal Governo centrale, anch'esso di centrodestra. Ma le istituzioni non hanno colore e imporrebbero maggiore equilibrio e coraggio nella gestione, è l'opinione di Udc e Pd. “Gabellone e Macculi, sin dall’insediamento – ha concluso Ria – hanno saputo solo sparare a zero sulle gestioni precedenti, dimostrando così la loro incapacità nel risolvere i problemi attraverso proposte ed idee nuove”.

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