Arrivano dal Ministero dell'Interno provvedimenti d'interdizione per due ditte di Galatina. Il motivo? Possibili infiltrazioni mafiose
Il Ministero dell'Interno ha comminato, tramite la prefettura di Lecce, due provvedimenti di interdizione alle ditte cui era stato affidato l’appalto per la mensa scolastica comunale di Galatina. La motivazione è delle peggiori: possibili infiltrazioni mafiose. Gli appalti cui si riferiscono i provvedimenti sarebbero stati aggiudicati a familiari o persone vicine a esponenti della Sacra Corona Unita come i fratelli Coluccia e Mario Notaro, quest'ultimo condannato per associazione a delinquere e indagato per usura commessa con metodo mafioso. La notizia non è nuova ed ha alzato la temperatura politica e l'attenzione della cittadinanza galatinese già mesi fa. Allora – era l'inaugurazione dell'anno giudiziario – il procuratore dell'antimafia Cataldo Motta aveva denunciato il pericolo di infiltrazione mafiose nel settore degli appalti pubblici in alcuni comuni del Salento, fra cui Galatina. L'allarme era stato ribadito dal presidente della Corte d'appello di Lecce Mario Buffa. Ieri, l’onorevole Pierfelice Zazzera, dell'Italia dei Valori, e il coordinatore provinciale dello stesso partito Francesco D’Agata sono tornati sull'argomento. Il deputato salentino ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare la cui risposta è giunta proprio ieri, “confermando quelli che erano i nostri dubbi”, scrive Zazzera. “Il Ministro – spiega – ha dichiarato che l’amministrazione comunale è oggetto di costante monitoraggio, ma noi dell’Italia dei Valori riteniamo che ciò non basti. Per tenere sotto controllo mafia e sacra corona unita è necessario avere accesso agli atti e valutare se non vi siano le condizioni previste nel TUEL (ndr.: il Testo Unico degli Enti Locali) per disporre lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso”. Per il partito di Antonio Di Pietro, la revoca degli appalti a ditte con possibili legami con la SCU, non può che “confermare l’inquinamento dell’azione amministrativa e agevolare i condizionamenti esterni”.