Lecce. Il positivo commento dell’assessore provinciale all’Agricoltura al recente decreto del ministro Romano
LECCE – “Nel Salento, così come in Italia, le etichette delle preparazioni alimentari offriranno maggiore garanzia nei confronti dei consumatori a tutto vantaggio di questi ultimi e delle nostre e sane aziende agricole ed agroalimentari”. E’ più che positivo il commento dell’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Pacella sul recente decreto ministeriale, firmato da Saverio Romano, con il quale vengono introdotti semplici ma oggettivi criteri per determinare la leggibilità delle informazioni obbligatorie presenti sull’etichetta dei prodotti. La novità principale prevede che l’indicazione dell’origine sia posta sulla parte frontale della confezione con adeguati caratteri (mediamente superiori ai 2 mm) ed in modo indelebile. Nel caso dell’olio d’oliva, le dimensioni varieranno in base alla capacità dei contenitori. I prodotti interessati dal nuovo decreto sono, oltre all’olio d’oliva, le carni bovine, il miele, il latte fresco, la passata di pomodoro e la carne di pollame importata da Paesi terzi. L’oggetto del decreto rientra tra le materie sottoposte alla direttiva comunitaria 98/34, pertanto il Ministero avvierà nel prossimo periodo il percorso giuridico necessario notificando il decreto alla Commissione Europea. “Si tratta di un intervento apprezzabile da parte del Ministro Romano e del Governo – ha dichiarato Pacella – per dare il giusto valore ed ascolto alle necessità avanzate contestualmente dal mondo delle imprese, da una parte, e dei consumatori dall’altra, di avere maggiore chiarezza nel trasferire l’identità della vera storia del prodotto alimentare, a partire dalla materia prima. Un plauso a tale decreto è d’obbligo – ha aggiunto -, un decreto che rappresenta certamente una risposta, seppur parziale, alle difficoltà del fare impresa oggi in agricoltura, ma che in strategia congiunta ad altre azioni può essere determinante per la salvaguardia delle imprese locali e del territorio rurale”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding