Rifiuti. 'Il Comune paghi i debiti'

Il Tar ha deciso che il Comune di Melissano dovrà saldare, nonostante le difficoltà nel bilancio, i suoi debiti con la Gialplast srl

Il Comune di Melissano dovrà pagare i suoi debiti con la Ditta Gialplast srl, che si occupa di raccolta di rifiuti urbani, e dovrà farlo in via prioritaria. Lo ha stabilito la Terza Sezione del Tar di Lecce presidente Rosaria Trizzino – che ha pronunciato un'ordinanza sul ricorso presentato dalla Ditta rappresentata dall'avvocato Roberto Gualtiero Marra – contro il Comune di Melissano, difeso dall'avvocato Massimo Fasano. I fatti sono presto detti. Il Tar, con una sentenza del 30 settembre scorso, aveva ordinato al Comune di Melissano di pagare alla Ditta alcune somme a lei dovute entro 30 giorni, sottolineando la totale inerzia dell'Amministrazione e del Commissario ad acta Giuseppe Iannone nominato poi in sua vece. Proprio il Commissario ha chiesto, il 5 gennaio scorso, una proroga dell'incarico e anche per il pagamento delle somme dovute, proroga di 60 giorni che il Tar ha concesso. Visto però che i giorni passavano gli uni uguali agli altri, il 17 febbraio l’Ati Gialplast ha chiesto al Tribunale di precisare i poteri attribuiti al Commissario ad acta, visto che questi e l'Amministrazione continuavano ad ignorare il pagamento. Il Tar ha precisato che il commissario ad acta ha il potere e il dovere di non limitarsi ad aspettare che il Comune incassi le somme da pagare, ma deve provvedere ad adottare tutti gli atti utili – variazioni di bilancio, stipulazione di mutui e prestiti, etc – anche in deroga alle leggi ordinarie, per far rispettare quanto deciso da un tribunale. Il Commissario infatti ha gli stessi poteri del giudice amministrativo, come precisa il Tar nell'ordinanza, citando anche il Tar Sicilia. Per saldare un debito contratto, spiegano i giudici del Tar, in extrema ratio si possono utilizzare anche somme destinate ad altri fini. Pagare la Ditta Gialplast, insomma, per il comune dovrà essere prioritario, anche attraverso la vendita, annunciata, delle quote della farmacia comunale.

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