Finchè la barca va… si combatte il disagio sociale

LA STORIA DELLA DOMENICA. Siamo tutti sulla stessa barca. Ovvero: stare insieme, in barca a vela, per apprendere i segreti di un affascinante sport ed intanto sperimentare il piacere di stare insieme. I progetti di Alba Mediterranea

Le onde, il silenzio intorno, limiti sempre nuovi da raggiungere e superare. La forza della condivisione, ordini da impartire ed ordini da rispettare. E’ la vita in barca a vela; un microcosmo che si organizza con equilibri tutti suoi. Dove ognuno è parte di un gruppo, con un ruolo stabilito. La barca è infatti un piccolo mondo dove per stare in armonia è necessaria la partecipazione di tutti. E per navigare insieme serve diventare equipaggio e quindi condividere regole e rispettarle. Navigare è inoltre un modo per imparare a stare insieme, per riscoprire valori importanti e fondamentali come la collaborazione, l’aiuto reciproco, la solidarietà, il senso di responsabilità verso gli altri, l'amore per la natura. E’ proprio sugli elementi del mare, della barca, dell’equipaggio e dell’avventura che si sviluppa l’attività organizzata da Alba Mediterranea, associazione di promozione sociale nata dall’iniziativa di giovani professionisti pugliesi impegnati nei settori più diversi (skipper, psicologi, volontari, esperti nel campo socio-educativo e della nautica sportiva e da diporto, esperti del mercato del lavoro, ecc.), con l’intento di sensibilizzare al mare e alla navigazione come strumenti di educazione, inclusione sociale ma soprattutto per promuovere l’attività velica come supporto educativo al disagio fisico, psichico e sociale. L’attività di Alba Mediterranea ed i suoi progetti si rivolgono ad associazioni no profit, enti pubblici o privati, scuole, Asl, aziende che promuovano azioni inclusive verso i propri utenti e le loro famiglie. Per realizzare gli scopi sociali, Alba Mediterranea mette a disposizione imbarcazioni veliche, condotte da un equipaggio esperto e multidisciplinare, quale strumento principale per incidere sui processi formativi, abilitativi, riabilitativi di bambini, ragazzi ed adulti, in condizioni di disagio di vario tipo, dal fisico al psichico, dal familiare al sociale. Recentemente ha anche chiesto al prefetto di Lecce ed al procuratore della Repubblica di Lecce di poter utilizzare per i fini educativo-sociali le imbarcazioni utilizzate dai clandestini per raggiungere le coste pugliesi. “Sarebbe un modo per convertirle per fini sociali e per ribadire, una volta di più, se dovesse servire, le buone pratiche di socialità”, dice Cosimo Prisciano, legale rappresentante dell’associazione, che si occupa anche dell’ideazione de dello sviluppo delle attività, oltreché di promuoverle presso gli enti pubblici e privati. L’intento alla base dei progetti messi in pratica è infatti promuovere esperienze legate alla conoscenza del mare, della vela e della nautica in genere ed intanto sviluppare attività formative e ricreative mirando non solo all’acquisizione di abilità tecniche, ma anche alla realizzazione di programmi di integrazione sociale. Attualmente è in fase di costituzione il comitato scientifico che avrà il compito di valutare i risultati della pratica della vela sulle persone che la praticheranno. Il comitato sarà composto dalle facoltà di Psicologia e di Scienze sociali dell’Università del Salento, dall’Ordine degli psicologi, dalla Comunità Emmanuel, Assonautica, Lega navale, Centro servizi volontariato Salento oltre ad alcuni Comuni della Provincia di Lecce. “Il nostro obiettivo – aggiunge Prisciano – è lanciare la scommessa di utilizzare la velaterapia in Puglia e di diffonderne la pratica quanto più possibile”. // I progetti I progetti programmati per il 2011 da Alba Mediterranea, sono riconducibili a sei filoni di intervento: “Scuola in barca”: progetti di educazione e formazione all’apprendimento e alla motivazione allo studio a favore di preadolescenti ed adolescenti a rischio di dispersione scolastica e di insuccesso formativo; “Disagio sociale”: progetti di educazione/formazione e interventi individualizzati rivolti ad adolescenti e giovani con difficoltà personali, familiari, sociali, anche in regime di messa alla prova; “Soggetti con disabilità”: progetti educativi/ricreativi a favore di minori portatori di patologia neuropsichica (sindromi di down, ritardo medio-lieve, ritardo psicomotorio, ecc.) “Soggetti svantaggiati del mercato del lavoro“: progetti di orientamento ed accompagnamento al lavoro verso le professioni del mare; “Visite/crociere didattiche”: percorsi di avvicinamento all’attività velica, di elementi base della navigazione, dell’ambiente marino e di conoscenza delle attività di Alba Mediterranea in Puglia per associazioni e gruppi classe; “Adotta un Progetto”: promuovere e sponsorizzare l’attuazione di un progetto per favorire l’utilizzo della vela per “curare” il disagio psico-fisico e sociale di persone svantaggiate. Adottarlo significa poterlo sostenere ma anche accompagnarlo verso la sua realizzazione e sviluppo, venendo periodicamente informati sull’andamento delle attività e sui risultati raggiunti.

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