'Mehenet'. Cooperazione tra Puglia ed Egitto

E' sorto a Kobania Abu Keer, il Centro “Franco Basaglia” per favorire lo sviluppo di servizi mentali di comunità

E’ sorto a Kobania Abu Keer ed è il primo Centro di salute mentale egiziano. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto “Mehenet” e il Centro è stato intitolato a Franco Basaglia, il padre della legge “180” che voleva riformare l'organizzazione dell'assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, proponendo un superamento della logica manicomiale Il progetto è finanziato dai Ministeri degli Esteri e dello Sviluppo Economico con le Regioni Lazio e Puglia, attraverso le rispettive Agenzie per la Salute, LazioSalute e Ares Puglia, con un Accordo di Programma Quadro per la cooperazione regionale dei Paesi del bacino del Mediterraneo. Il suo obiettivo è lo sviluppo di servizi mentali di comunità nel Governatorato di Behera in Egitto, regione del Delta, in una regione che conta attualmente 900mila abitanti e dove, come nel resto dell’Egitto, la cura delle malattie mentali avviene in strutture manicomiali. Il Centro è stato raccontato dai componenti della delegazione egiziana, partner locale del progetto, che ha concluso in Puglia il viaggio che li ha portati a Roma e Livorno. “Il nostro Paese – ha detto l’assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli – ha una storia lunga più di 40 anni nell’ambito della democratizzazione della psichiatria. Lunga e molto interessante, ma che soprattutto negli ultimi anni, corre il rischio di essere dimenticata. “Dico questo per spiegare perchè il Progetto di cooperazione dia anche a noi un forte impulso: la cooperazione – ha ricordato l’assessore – rappresenta sempre un vantaggio per ambedue le parti e da questa esperienza forse noi abbiamo più ricevuto più di quanto abbiamo insegnato. Abbiamo infatti ricordato a noi stessi quanto sia terribile la psichiatria senza il riconoscimento dei diritti umani. Anche noi abbiamo bisogno di realizzare i nostri sogni, soprattutto adesso che nel Paese c’è un certo arretramento dei diritti. E siamo invece felici che l’Egitto si sia orientato verso il loro sviluppo. “Noi abbiamo avuto modo di recarci nel vostro Paese con visite istituzionali ed il Governo regionale pensa di tornare al più presto in Egitto dove una nuova stagione è cominciata anche per la salute mentale. Credo che il vostro Progetto possa avere un carattere simbolico. Che questo impegno possa legare la nostra Regione alla vostra nuova democrazia”. Articolo correlato Cooperazione. La Puglia guarda al Mediterraneo (6 aprile 2011)

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