Zona 'Stesa'. Intervenga il Comune

Casarano. Giovanni D'Agata (“Sportello dei Diritti”) raccoglie la denuncia dei cittadini sul degrado di uno spazio nato per “verde pubblico”

Numerosi cittadini di Casarano hanno segnalato a Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti, lo stato di degrado e abbandono di uno spazio destinato a “verde pubblico” nella periferia del Comune che, nonostante le ripetute richieste d’intervento, risulterebbe continuare a restare in tale situazione da diversi anni. “E così – spiega lo stesso D'Agata – i residenti, nel tempo, hanno pensato di apportare ciascuno piccoli ed estemporanei interventi che purtroppo hanno peggiorato visibilmente lo stato della zona sia dal punto di vista estetico che della sicurezza. Tutto ciò, nonostante la zona risulti essere urbanizzata da tempo. Così come, da tempo, tale zona avrebbe dovuto essere sistemata ed attrezzata come area pubblica ed in quanto tale destinata alla specifica funzione di “verde pubblico” la cui cura, peraltro, sarebbe già stata parzialmente affidata in concessione a società terza, una falegnameria, con risultati evidentemente discutibili. Non ci resta che chiedere pubblicamente agli uffici preposti del Comune di Casarano, a nome dei cittadini della zona esausti delle continue lamentele nei confronti dell’amministrazione, un intervento risolutivo affinché venga risolta un’annosa questione che riguarda non solo il decoro urbano ma anche la sicurezza e l’incolumità dei residenti e dei loro figli. Infatti, ci sono stati segnalati nel terreno tubi neri d’irrigazione privata non ben visibili, impianti elettrici in superficie, muretti a secco abusivi, vere e proprie recinzioni private realizzate anche con aiuole alte fino a tre metri stranamente coincidenti con il perimetro di alcune abitazioni ed altro ancora. Chiediamo che anche in questo caso possa essere superata la dicotomia centro – periferia che vede troppo spesso un divario apparentemente incolmabile tra le due zone di gran parte dei centri urbani del nostro Paese e che ogni area pubblica venga resa fruibile da parte di tutti i cittadini in condizioni di parità sociale e di sicurezza”.

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