Radio Padania torna all'attacco

Stavolta l’emittente della Lega Nord si sovrappone alle frequenze di Rete Otto

Radio Padania ritorna nel Salento e questa volta lo fa attraverso la frequenza 105.3 a soli 200 kiloherz di distanza dalla frequenza di Rete Otto. Nonostante la legge preveda che la distanza minima tra una radio e l’altra sia di almeno 300 kiloherz (infatti, Radio Padania si sovrappone così a Rete Otto), l’emittente “verde” continua incurante della legge, ad “occupare” un territorio offendendo i cittadini che lo abitano. “La Giovane Italia – spiega Nicola Donno, presidente provinciale del movimento in provincia di Lecce – si batterà anche questa volta, con coerenza, perché ci sia il completo e totale rispetto della legge contro l’arroganza di Radio Padania. Dispiace che, in quest’occasione, la mobilitazione non sia stata massima come nel caso dell’occupazione delle frequenze di Radio Rama. Credendo che non esistano cittadini di serie A e cittadini di serie B, cosi come crediamo nel medesimo valore di tutte le radio locali e del grandissimo ed importantissimo ruolo che queste svolgono per il territorio e nel territorio, invitiamo tutti i movimenti e le associazioni che fanno della difesa delle regole e della promozione e tutela del Salento il loro modus vivendi ad unirsi al nostro grido di protesta”. “La difesa delle realtà locali va al di là degli schieramenti politici e delle alleanze partitiche nazionali – continua Giuseppe Pede, presidente Giovane Italia Copertino – Radio Padania non smette di mostrare il suo vero volto: arrogante e irrispettoso della legislazione vigente”. Articolo correlato: Radio Padania sfrattata dal Salento (25 marzo 2011)

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment