Copertino. La prima protesta riguarda la biblioteca comunale, annunciata, inaugurata e mai davvero partita
COPERTINO – Ancora una volta l’associazione Alba Nuova e Copertino Meetup punta la lente di ingrandimento su quelle che considera disfunzioni della gestione della cosa pubblica comunale, con una nuova iniziativa: una serie di inchieste raccontate attraverso dei video che mostreranno ai cittadini, stando agli intenti con cui nascono, i disservizi e il degrado culturale e sociale in cui verserebbe Copertino. I video saranno visibili sul sito dell’associazione: www.nuovacopertino.org. “Il primo video – spiega Laura Alemanno, consigliera comunale – mette in rilievo l’abbandono, anzi l’inesistenza, della biblioteca comunale di Copertino. E’ inutile ricordare a tutti che, da troppi anni ormai, i copertinesi non possono usufruire del servizio di biblioteca. La sua chiusura si rese obbligatoria quando la dipendente comunale responsabile del servizio è andata in pensione. Da quel momento, infatti, tutti i testi sono rimasti nella vecchia sede (attuale ufficio tecnico) e non sono più consultabili. Ormai avevamo perso le speranze – aggiunge la consigliera – fino a quando l’amministrazione Rosafio non ha indetto un Consiglio comunale ad hoc, presieduto dal vice presidente Mauro Valentino, nelle importanti mura del Castello Angioino per inaugurare la nuova sede della biblioteca comunale. Una seduta speciale, alla presenza di importanti autorità istituzionali e laiche, illustri relatori come Antonio Prete che in quell’occasione ha fatto dono alla nostra città della sua personale raccolta di libri e opere letterarie. Ma dal nostro video – continua -i cittadini potranno vedere come la stanza che doveva ospitare migliaia di opere letterarie sia, ad oggi e dopo cinque mesi dalla sua inaugurazione ufficiale, miseramente vuota”. Tutto ciò la direbbe lunga, secondo la Alemanno, lsu quanto l'amministrazione Rosafio voglia incentivare la cultura tra i copertinesi. L’interrogativo del gruppo politico è dunque rivolto all’Amministrazione. Come intende risolvere il problema? Occorrerà spostare personale interno depotenziando altri servizi oppure ricorrere ad una gestione esterna della biblioteca?
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