Lecce. Per la rassegna “Strade Maestre”, questa sera, a Koreja, Peppe Voltarelli presenta il suo ultimo disco
Peppe Voltarelli in concerto per “Strade Maestre”, oggi (ore 20.45 – ingresso 7 euro) ai Cantieri Koreja di Lecce. Il cantautore e chitarrista calabrese, accompagnato sul palco dal batterista Paolino Baglioni, presenterà i brani del suo recente lavoro discografico: “Ultima storia a Malà Strana”. In “Ultima storia a Malà Strana” l'essenzialità degli arrangiamenti diventa il segno distintivo di un viaggio musicale che ha come punti fermi la voce di Voltarelli, e la raffinata percussione di Baglioni, uniti per raccontare in maniera poetica viaggi alla ricerca di identità e impegno civile, durante i quali si alternano momenti intensi di ritmo e coinvolgimento ad altri intimisti e raccolti, si avvicendano ritmi che spaziano dalla milonga e al terzinato della taranta, parole pesanti che lasciano il passo all'ironia nel classico incedere del blues meridionale. Il disco è composto da 11 canzoni originali (cinque in italiano e cinque in calabrese oltre al valzerino strumentale Coup de coeur a Montreal) e dal rifacimento di un classico della canzone d'autore francese, Gli Anarchici di Leo Ferrè, cantata insieme ad Erriquez della Bandabardò. La frontiera, la riconoscibilità, l'appartenenza, l'identità, la lingua, le lingue e il linguaggio dei versi inventati per arrivare là dove l'alfabeto non arriva, l'identità del viaggiatore e il suo bisogno folle di comunicare e di raccontare la sua storia: una trama fitta di argomenti lega tra loro le canzoni del disco, insieme al bisogno narrativo e alla voglia di descrivere lo stato d'animo combattivo di chi vuole affermare la dignità di una lingua – il calabrese. Per raggiungere questo obiettivo Peppe trasgredisce le regole linguistiche, le cambia, le adatta a vantaggio di una più facile lettura e comprensione. Nell’album trovano spazio episodi di critica all'attuale situazione politica e sociale italiana (Il paese dei ciucci, Sta Città), attraverso i quali Voltarelli ribadisce la sua vicinanza a quel ramo della canzone d'autore italiana che da sempre ha unito protesta e denuncia all'ironia. Ultima notte a Mala Strana si è aggiudicata la Targa Tenco 2010 nella categoria dischi in dialetto. La targa – vinta in passato da artisti come Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Enzo Jannacci e Teresa De Sio, ma mai assegnata ad un artista calabrese – rappresenta un prezioso riconoscimento per Peppe e per il suo lavoro pluriennale sulla meridionalità e sull’impegno civile. L’album è stato pubblicato anche in Francia dalla prestigiosa casa discografica Le Chant du Monde – che ne ha la distribuzione per tutta Europa – e in Argentina da Los Anos Luz. La rassegna “Strade Maestre” è organizzata in collaborazione con Coolclub ed è promossa da Provincia di Lecce, Regione Puglia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Peppe Voltarelli Cantante ed autore di canzoni, nel 1990 fonda a Bologna il Parto Delle Nuvole Pesanti, gruppo che mescola il rock con la musica popolare calabrese. Con il gruppo, di cui rimane il frontman fino al 2005, realizza sette dischi, centinaia di concerti in Italia e all'estero, spettacoli teatrali, un film documentario, la fortunata tournee con Claudio Lolli con Ho Visto Anche Zingari Felici 2002, rilettura dello storico album dell’artista bolognese. A gennaio del 2006 Peppe esce dal gruppo e inizia la sua carriera solista. Il primo album si chiama “Distratto ma però” del 2007, disco tra i finalisti per la Targa Tenco 2007 come migliore opera prima. L’album è pubblicato e distribuito in Argentina nel 2009 dalla casa discografica Los Anos Luz. Nel 2009 è in tournee con “Angolo somma zero”, spettacolo, scritto e recitato dall’attore tarantino Alessandro Langiu che vede sulla scena Peppe Voltarelli suonare e recitare la parte di un suonatore per matrimoni nella Puglia delle fabbriche tra Brindisi, Taranto e Manfredonia. Nell’aprile 2010 esce “Ultima storia a Malà Strana”.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding