Nardò. Per Salvatore Antonazzo (MeP) bisogna evitare una discussione unicamente politica, tutta interna ai vertici di partito di questo o di quello schieramento
A qualche mese dalle amministrative, s’infiamma il dibattito politico sul futuro candidato sindaco di Nardò. “Una discussione – commenta Salvatore Antonazzo dirigente provinciale di 'Moderati e Popolari' e segretario territoriale di MeP – unicamente politica, tutta interna ai vertici di partito di questo o di quello schieramento. Su una questione che tocca così da vicino la città di Nardò e i suoi abitanti, sarebbe invece interessante sentire il parere delle persone, mettendo al centro del confronto le aspettative e le esigenze dell'intera comunità”. Il dialogo e la consultazione dei cittadini sarebbero infatti, il nodo cruciale della futura competizione elettorale, che non può e non deve basarsi sui nomi e sul braccio di ferro tra contrapposti leader politici, ma deve avere come esclusivo punto di forza un programma serio, che si possa concretamente realizzare e che sia il più condivisibile possibile. “Le strategie e le eventuali determinazioni politiche – dice Antonazzo – devono essere la naturale conseguenza di un programma politico e non il contrario. Ogni cittadino è chiamato, responsabilmente, a scegliere la persona che meglio saprà rappresentarlo sulla poltrona di primo cittadino, valutando il lavoro che è stato svolto o quello che s'intende svolgere, la logicità delle sue parole e la coerenza delle sue azioni, la vicinanza concreta ai cittadini, soprattutto a quelli appartenenti alle fasce sociali più deboli, obbligati a confrontarsi con reali e urgenti problemi quotidiani, ai quali interessa davvero poco delle possibili aperture o chiusure politiche, delle decisioni prese a tavolino o discese dall’alto. È chiaro, quanto necessario, allora che in questa delicata fase di allestimento delle già prossime amministrative non si perda di vista la comunità, dando non solo voce alla gente comune, ma facendo anche in modo che questa voce venga concretamente ascoltata”. Articolo correlato Nardò. 'La scelta del sindaco sia comune' (7 febbraio 2011)
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding