Lecce. Si tratta del legale rappresentante dell’azienda dove l'operaio di Giuggianello lavorava e di un imprenditore proprietario della struttura. Prefetto stava scaricando una balla di lana grezza di 400 chili. La fascia reggente si spezzò colpendolo mortalmente allo sterno
Sono due, al momento, i nomi iscritti nel registro degli indagati dal parte del sostituto procuratore di Lecce, Paola Guglielmi, nel procedimento relativo alla morte di Luciano Perfetto, il 46 enne originario di Giuggianello che lo scorso 24 agosto perse la vita ha peso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto nei pressi della ditta Tra.Ma. srl di via Fondo Ausa, a Dogana, nella repubblica di San Marino. Si tratta del legale rappresentante dell’azienda (cittadino della Repubblica di San Marino) e di un imprenditore originario del veronese di 55 anni, proprietario della struttura dove la tragedia è avvenuta. In quel tragico pomeriggio di fine agosto, Perfetto stava scaricando una balla di lana grezza di 400 chili da un autocarro con l’utilizzo di un muletto, quando, per ragioni non accora accertate, la fascia che reggeva la balla si spezzò colpendo mortalmente allo sterno l’operaio. Il torace della vittima fu perforato da una fascia metallica che recise, con ogni probabilità, un’arteria vitale proprio sotto al cuore. Per lui non ci fu a da fare, morì durante il trasporto in ospedale. Dopo la denuncia presentata dai familiari, la Procura del capoluogo salentino ha avviato le indagini e ha chiesto copia degli atti a quella di San Marino. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo in violazione delle norme infortunistiche. L’imprenditore avrebbe dichiarato alle forze dell'ordine sammarinesi che Perfetto si trovava nel suo cantiere per caso, che era solo un conoscente e che avrebbe accompagnato un amico sul posto di lavoro. Una tesi che, però, non convince gli inquirenti. Il secondo uomo, invece, potrebbe essere sentito proprio dal magistrato titolare del procedimento. Contrariamente all’altro indagato, infatti, come detto di cittadinanza sammarinese, la procura di Lecce, per procedere, non ha bisogno di un’autorizzazione del Ministero. 14 gennaio 2011 – Morì a San Marino. La Procura apre inchiesta Il sostituto procuratore di Lecce, Paola Guglielmi, ha aperto un fascicolo relativo alla morte di Luciano Perfetto, il 46 enne originario di Giuggianello che lo scorso 24 agosto perse la vita ha peso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto nei pressi della ditta Tra.Ma di via Fondo Ausa, a Dogana, nella repubblica di San Marino. L’uomo stava scaricando una balla di lana grezza di 400 chili, da un autocarro, con l’utilizzo di un muletto, quando la fascia che reggeva la balla si spezzò colpendo mortalmente allo sterno l’operaio. Il torace di Perfetto fu perforato da una fascia metallica che recise, con ogni probabilità, un’arteria vitale proprio sotto al cuore. Per lui non ci fu a da fare, morì durante il trasporto in ospedale. La Procura del capoluogo salentino vuole vederci chiaro e ha già chiesto copia degli atti a quella di San Marino. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo, in violazione delle norme infortunistiche. Le indagini, ancora in corso, riguardano principalmente due persone: un imprenditore di San Marino e un'altra ancora da identificare. L’imprenditore avrebbe dichiarato alle forze dell'ordine sammarinesi che Perfetto si trovava nel suo cantiere per caso, che era solo un conoscente e che avrebbe accompagnato un amico sul posto di lavoro. Una tesi che, però, non convince gli inquirenti. Il secondo uomo coinvolto non è stato ancora individuato. Se fosse anche lui sammarinese, la procura di Lecce, per procedere, avrebbe bisogno di una autorizzazione del ministero.
Sostieni il Tacco d’Italia!
Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.
Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.
Grazie
Marilù Mastrogiovanni
------
O TRAMITE L'IBAN
IT43I0526204000CC0021181120
------
Oppure aderisci al nostro crowdfunding