Rom: sul campo Panareo, Bellanova e Maritati scrivono al Prefetto

La deputata e il senatore del Pd richiedono la convocazione di tavolo istituzionale per discutere della problematica

Si è svolta ieri, a Lecce, la manifestazione di protesta della comunità Rom a cui hanno aderito anche associazioni e sindacati, nata in opposizione al decreto di ingiunzione di demolizione delle baracche, per precarietà abitativa, notificato (25 gennaio) a una ventina di famiglie Rom che abitano nel campo sosta Panareo, dal Comune capoluogo, e che, si legge nel documento, hanno meno di 30 giorni di tempo per fare valige e fagotti. La deputata Teresa Bellanova e il senatore Alberto Maritati del Pd, con una lettera, richiedono al Prefetto di Lecce, Mario Tafaro, la convocazione di tavolo istituzionale per discutere della problematica. Il testo della missiva Egregio Sig. Prefetto, come Lei certamente saprà, lo scorso 25 gennaio è stata notificata ad una ventina di famiglie Rom, residenti all’interno del Campo Sosta Panareo, una comunicazione circa l’abbattimento delle loro baracche da effettuarsi entro trenta giorni. Questa iniziativa vanifica il lavoro di concertazione che da anni le associazioni del terzo settore, i rappresentati del Campo Rom e i Servizi Sociali Comunali portano avanti, per il miglioramento delle condizioni di vita di quella comunità che da più di 20 anni si è stabilita qua da noi, scappando dagli orrori delle guerre nella ex-Jugoslavia. Lavoro che aveva cominciato a dare i primi frutti nel 2007. Si era quindi intrapreso un percorso virtuoso, all'insegna dell'inclusione sociale, che avrebbe dovuto portare a garantire condizioni di vita dignitose a quelle famiglie. Queste famiglie, all'interno delle quali vi sono molti bambini nati e cresciuti qui in Italia, che regolarmente frequentano le scuole elementari, medie e superiori della città di Lecce, rischieranno seriamente, allo scadere dei trenta giorni, di ritrovarsi senza alcuna sistemazione, visto che ad oggi nessuna soluzione alternativa gli è stata prospettata. Per questo motivo siamo qui a chiederLe se non ritenga opportuno convocare un tavolo tra Istituzioni, Associazioni e comunità Rom, allo scopo di individuare una soluzione a questo problema. Auspicando in un rapido riscontro e sperando che si possa rapidamente avviare un’azione positiva in merito, cogliamo l’occasione per inviarLe i più cordiali saluti.

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