Secondo il deputato, le dimissioni dell’assessore sarebbero solo l’ultima dimostrazione di una sanità regionale che “fa acqua da tutte le parti”
Le dimissioni annunciate dall’assessore alla Sanità Tommaso Fiore nel corso del Consiglio regionale in cui è stato approvato il Piano di rientro sanitario non ha lasciato indifferente la scena politica salentina. In merito è intervenuto Ugo Lisi, deputato del Pdl, che ha accusato l’intera Giunta di via Capruzzi di brancolare nel buio del “ri-disordine sanitario”, come l’ha definito. Secondo Lisi, Fiore avrebbe preferito accelerare il passo ed uscir di scena, essendo rimasto vittima dell’ingranaggio incontrollabile di una sanità che “fa acqua da tutte le parti”. “Le dimissioni dell’assessore regionale alla Sanità – ha dichiarato il deputato salentino – in un momento decisivo per l’approvazione del Piano di rientro, sono il segno inequivocabile di una debolezza più generale che appare oggi in tutta la sua evidenza. L’assessore scappa dal caos politico di questa Regione che vorrebbe dare ordine a un sistema delicato e importante come quello della salute pubblica”. Poco potrà fare, secondo Lisi, il presidente Nichi Vendola per convincere l’assessore dimissionario a ritornare sui suoi passi, “continuando – ha detto – nel suo ruolo solitario di parafulmine per condividere il peso che altrimenti il Vendola dovrebbe caricare interamente sulle sue spalle, proprio nel momento in cui lancia il guanto di sfida al Governo dell’Italia”. Articolo correlato: Piano di rientro. Ok del Consiglio. Fiore: ‘Mi dimetto’ (3 febbraio 3011)
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