Bari. Dopo un incontro con Giuseppe Calabrese, la vicepresidete della Regione si è impegnata ad individuare la soluzione del problema. Andrea Caroppo propone un odg su tema
Si è concluso nel pomeriggio con un importante impegno da parte della Regione Puglia, l’incontro ufficiale convocato dalla vicepresidente Loredana Capone al fine di analizzare la discussa questione relativa alla mancata assegnazione di budget da parte della Asl Lecce al centro di Medicina nucleare Calabrese di Cavallino per le prestazioni di Pet-Tac. Alla riunione ha preso parte, oltre alla vicepresidente in rappresentanza della Regione, anche Giuseppe Calabrese, amministratore della struttura privata accreditata leccese, accompagnato dai legali Fabio Paternello e Luigi Mariano. Il convegno barese si è reso necessario dal momento che, con lo stop degli esami di Pet Tac in convenzione presso il Centro Calabrese imposto il 3 gennaio scorso dalla Asl Lecce e motivato con la mancanza dei fondi necessari, le Pet funzionanti in Puglia sono rimaste soltanto tre: a San Giovanni Rotondo e a Brindisi oltre ad una mobile a Bari; un numero nettamente sottodimensionato rispetto al bisogno (almeno una Pet ogni 750.000 abitanti). Ciò ha costretto molti salentini a riprendere i faticosi, e certamente più dispendiosi anche in termini psicologici, “viaggi della speranza” per sottoporsi all’esame diagnostico. E’ il caso di ricordare che nonostante il direttore generale Guido Scoditti abbia dichiarato, anche ai microfoni del tg satirico “Striscia la notizia”, di non disporre del denaro per acquistare le prestazioni, ogni anno la Regione Puglia spende oltre 2 milioni di euro per rimborsare, così come previsto per legge, le prestazioni di Pet effettuate fuori regione. Nel corso dell’incontro di oggi, la vicepresidente Capone ha preso approfondita visione della documentazione fornita dall’amministratore del Centro di Cavallino e, pur confessando di non conoscere la questione ed i suoi retroscena nei dettagli, si è impegnata ufficialmente a farsi portavoce delle istanze emerse presso l’assessore alla Sanità e di sollecitare in tempi rapidi una soluzione a favore dei numerosi salentini affetti da malattie oncologiche, bisognosi di sottoporsi all’importante esame diagnostico. // Un odg sulla Pet Intanto il consigliere della Puglia Prima di Tutto Andrea Caroppo ha presentato un ordine del giorno cui hanno aderito diversi suoi colleghi del Consiglio regionale e che sarà probabilmente discusso già il prossimo 15 febbraio. Nel documento (che riportiamo in allegato) si impegna la Giunta regionale ad adottare i provvedimenti previsti per l’attribuzione di risorse finanziarie necessarie a consentire all’utenza della Provincia di Lecce di eseguire le prestazioni di Pet nel proprio territorio contribuendo alla riduzione della mobilità passiva. Articoli correlati: Salento senza Pet. Il Pdl: ‘E’ una vergogna’ Tac-Pet e viaggi della speranza. ‘Io ci sono passata’ Pet-Tac. Buccoliero: ‘Si faccia un esposto alla Corte dei conti' Striscia su Pet Calabrese La Pet dello scandalo Pet a pagamento? I pazienti fanno ricorso
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