Il Piano di riordino cancella Neurochirurgia

Casarano. I lavori per l’istituzione del reparto al “Ferrari” sono già stati finanziati ed appaltati, ma il nuovo Piano di riordino ospedaliero l’ha spostato in un'altra struttura

CASARANO – Finanziati e appaltati i lavori per l’istituzione di un reparto che non ci sarà. E’ la paradossale situazione relativa all’unità di Neurochirurgia del presidio ospedaliero “Francesco Ferrari”, la cui istituzione non sarebbe più prevista dal nuovo “Piano di riordino ospedaliero”. La Regione, infatti, ha da tempo finanziato, per un importo di 14 milioni di euro, la realizzazione della nuova struttura dell’ospedale casaranese (il cosiddetto “quarto blocco”), tanto che ha già appaltato i relativi lavori, per dare attuazione alla precedente programmazione. La riapertura dell’unità, infatti, era prevista dal precedente “Piano Fitto”. Solo che, a sorpresa, il reparto è sparito dal nuovo Piano, spostato in altra struttura sanitaria. La vicenda sarà sicuramente oggetto di discussione nella prossima convocazione del Consiglio comunale, richiesta dalle minoranze proprio per parlare dei problemi del “Ferrari”, attesa per i prossimi giorni. Intanto, proprio in vista dell’assemblea cittadina sul Piano di riordino, il gruppo consiliare di “Liberacittà” ha protocollato nei giorni scorsi una proposta di delibera. I consiglieri Emanuele Legittimo, Massimo D’Aquino e Aurelio Bello hanno suggerito, come richiesta unitaria dell’amministrazione comunale, un’integrazione della bozza della giunta regionale sul “Piano di riordino ospedaliero” che riguardi la riapertura di Neurochirurgia, il potenziamento dei posti di Rianimazione e l’istituzione della “Stroke Unit”. Anche su Rianimazione c’è un piccolo giallo perché, nonostante investimenti rilevanti già eseguiti per il potenziamento a otto posti, nel nuovo Piano sono rimasti quattro posti letto. L’intervento di “Liberacittà”, gruppo di maggioranza, segue gli interventi delle opposizioni sullo stesso argomento. Nei giorni scorsi, infatti, i capigruppo del Pdl e del Cdc (Gianfranco Marrella e Claudio Casciaro, rispettivamente) avevano sollecitato per primi la convocazione di un Consiglio comunale “urgente” per discutere degli effetti sull’ospedale “Ferrari” del nuovo Piano regionale di riqualificazione del sistema sanitario. Le critiche dell’opposizione rivolte al Piano regionale fanno riferimento, principalmente, alla soppressione di 24 posti letto nel reparto di Oncologia ed alla mancata attivazione di otto posti in terapia intensiva, sottolineando la mancanza del day hospital dell’unità di Oncologia, così come l’assenza della riattivazione di Neurochirurgia. Sugli stessi argomenti era intervenuto anche l’assessore provinciale Gianni Stefano (Pdl).

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