'Costa Otranto': 350mila euro per far rivivere il parco

Saranno recuperate strutture inutilizzate, in un’ottica di integrazione tra patrimonio naturale, culturale e artistico

Dai fondi europei messi a disposizione dalla regione Puglia (Fesr Po 2007/2013 asse IV Linea di Intervento 4.4 -Azione 4.1.1 – Attività A), un nuovo finanziamento di 350mila euro al Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” per il ripristino di manufatti edilizi esistenti da destinare alla fruizione e all’ospitalità diffusa. E’ il nuovo traguardo firmato dall’Ente guidato dall’ing. Nicola Panico, verso la realizzazione di uno sviluppo del turismo verde e del marketing territoriale sostenibile. L’approvazione di questo progetto permette di coniugare attrattività territoriale, recupero di strutture inutilizzate ed efficienza energetica, in un’ottica di integrazione tra patrimonio naturale, culturale e artistico. Ma “l’area protetta vuole essere anche uno spazio inclusivo e pienamente godibile da tutti” ricordano i coordinatori scientifici, l'ingegnere Luisella Guerrieri e il Dr. Francesco Minonne. “Tutti i progetti messi in cantiere sono perciò pensati per garantire accessibilità anche a visitatori con differenti abilità”. Il primo, virtuoso intervento è nel comune di Ortelle e riguarda la zona de “Li canali”: l’ex – percolatore e la cavea dismessa diventeranno centro di ristoro e polo culturale mentre l’arredo dell’area con pergolati, tavolini e tabelle esplicative accoglierà i visitatori; impiantistica scrupolosa e realizzazione della rete antincendi garantiranno rispetto dell’ambiente e sicurezza. Soddisfazione dal primo cittadino di Ortelle, Francesco Rausa, che ha aderito sin da subito al disegno del Parco. L’area dell’ex depuratore, iniziato e mai finito, diventa così il “Centro Ambientale Canali”: contenitore multifunzionale, snodo e raccordo essenziale della rete dei vecchi percorsi naturalistici e di quelli recuperati alle sterpaglie. L’idea di più ampio respiro, già in cantiere, è in realtà quella di completare tutti i sentieri in tempi brevi con attività complementari a questo progetto (attività B della misura 4.4.1 dell'asse 4 del Po Fesr). Attraverso tale sentieristica, il turista potrà conoscere assieme al grande patrimonio floristico – vegetazionale, le caratteristiche espressioni dell’architettura rurale salentina. Lungo il percorso che conduce al Centro Ambientale, rinaturalizzato, si incontreranno il “viale del benessere culturale”, la postazione “belvedere – dolci visioni del canale” attrezzato con cannocchiali e il “Giardino Sensoriale”. Quest’ultimo è uno spazio ideato per rendere fruibile l’escursione nel verde anche ai visitatori ipo-udenti e non vedenti. Un’esperienza di contatto sensoriale ed emotivo con la natura, dove risvegliare percezioni dimenticate. L’accessibilità e la sostenibilità sono le parole chiave di un progetto che vuole essere anche una dichiarazione di intenti su come il comitato esecutivo intende affrontare il tema della progettazione in un’area protetta: utilizzo di energie rinnovabili, metodi di costruzione rispettosi del paesaggio e tecniche di bioedilizia coniugate all’attenzione per tutti i potenziali visitatori e fruitori del Parco.

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