Isufi. Domani l’inaugurazione dell’a.a.

Prevista un’antologia sinfonico-corale da parte del coro polifonico dell’Università

Sarà inaugurato domani alle ore 16 l’Anno accademico 2010/2011 della Scuola superiore Isufi dell’Università del Salento. La cerimonia è in programma nella sede di Cavallino (Lecce), in corso Umberto I (ex Convento dei Domenicani). Dopo i saluti del Rettore Domenico Laforgia e del Direttore dell’Isufi, professor Loris Sturlese, il coro polifonico dell’Università eseguirà un’antologia sinfonico-corale che, dopo gli inni di apertura, prevede il “Lauda Jerusalem” di Antonio Vivaldi, l’esecuzione dei cori di introduzione e di schiavi ebrei tratti da “Nabucco” di Giuseppe Verdi e l’“Inno a Zeus” tratto da “Anemos” (Desportes – De Luca). Momento centrale della cerimonia, la lezione magistrale del professor Massimo Inguscio dell’Università di Firenze, accademico Linceo e Direttore del Dipartimento Materiali e dispositivi del Cnr, su “Navigando con Galileo”. La Scuola superiore Isufi è un centro di alta formazione e ricerca incardinato nell’Università del Salento. Fa parte del sistema nazionale delle Scuole superiori universitarie, ed è l’unica Scuola superiore dell’Italia peninsulare a sud della Toscana. La Scuola opera secondo il modello della Scuola Normale Superiore di Pisa: seleziona giovani talenti italiani e stranieri esclusivamente in base al merito e offre loro una formazione di eccellenza a integrazione e completamento degli ordinari corsi universitari. I rilevanti costi di questa formazione, caratterizzata da residenzialità e internazionalità, sono sostenuti interamente dallo Stato italiano. Gli studenti ammessi alla Scuola devono iscriversi a una Facoltà dell’Università del Salento e seguire il percorso formativo previsto per la laurea triennale e magistrale, concludendo gli esami annuali entro la sessione autunnale con la media del 27. Contemporaneamente devono partecipare alle attività formative specifiche di alta formazione organizzate per loro dalla Scuola, compresi due lettorati di lingue, colloqui, seminari, cicli di conferenze di carattere disciplinare e interdisciplinare e almeno un semestre di studi all’estero.

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