Rinnovabili: in vigore il regolamento regionale

Cambia il procedimento per richiedere le autorizzazioni uniche. Il nuovo iter ha una particolarità unica in Italia: è completamente on line

Sono state pubblicate il 31 dicembre 2010 le “Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” con Regolamento Regionale n. 24 del 30 dicembre 2010, che individua le aree e i siti non idonei all'installazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili sul territorio della Regione Puglia. Il Regolamento è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 195 del 31 dicembre 2010. Tutelate aree di pregio ambientale riconosciuto da leggi e direttive comunitarie e i cosiddetti “coni visuali” (le vedute panoramiche di Otranto, Santa Maria di Leuca e il santuario de Finibus Terrae, la strada da Ruffano a Casarano con la cripta del Crocifisso, la Montagna Spaccata, Porto Selvaggio e il Castello di Oria) e le aree agricole interessate da produzioni agroalimentari. Il regime di tutela condiziona la tipologia di centrali energetiche che è comunque possibile installare. Cambia anche il procedimento per richiedere le autorizzazioni uniche. Il nuovo iter descritto nella delibera di Giunta si allinea alle Linee Guida nazionali, ma con una particolarità unica in Italia: è completamente on line. 29 dicembre 2010 – Rinnovabili: 'In Puglia tutto da rifare' Il Forum Ambiente e Salute lancia l'allarme: le cosiddette “Linee Guida”, che sta per adottare la Regione Puglia, in tema di regolamentazione dei mega – impianti di fotovoltaico ed eolico, alla luce delle bozze formulate e delle prime rivelazioni delle associazioni, quali la Lipu, che siedono al tavolo tecnico, stanno risentendo in maniera grave e pericolosa per il territorio delle forti pressioni dell'aggressiva lobby che, su questi impianti speculativi e di alto impatto sull'ambiente, sta radicando il suo potere. “Le 'Linee Guida' formulate e che dovrebbero essere approvate in gennaio dalla Regione in contraddizione grave con lo stesso nuovo Piano Paesaggistico Regionale (Pptr) – per il Forum – tengono fuori dalla massima protezione ampissime aree del Salento, territorio che, invece, per le sue peculiarità, la Provincia di Lecce, nel Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ), aveva indirizzato verso la massima tutela con l'istituzione di un vero e proprio esteso “Parco Naturale dei 100 Comuni”. Nelle nuove 'Linee Guida', quali territori da proteggere, ricadenti nei coni visuali di luoghi particolari prescelti, rientrano, a oggi, solo la località di Torre S. Emiliano a Otranto e quella del Santuario di S. Maria di Leuca; entrambi coni visuali che già si prevede di oltraggiare con la follia del mega – impianto eolico in alto mare nel Canale d'Otranto, l'impianto nel mare di Tricase che se realizzato davvero falcidierebbe gli uccelli migratori date le importanti rotte internazionali per l'avifauna che da lì passano. Due coni visuali che di fatto non permettono di tutelare dallo 'stupro delle mega-torri eoliche' e dai 'lager dei morti deserti di fotovoltaico' il prezioso entroterra salentino, che costituisce il vero habitat vitale della quotidianità degli oltre un milione e mezzo di abitanti del Grande Salento”. Un crimine, secondo il Forum, quello che la Regione Puglia si appresterebbe a perpetrare in maniera recidiva se l'entroterra non sarà tutelato e se le Linee Guida non saranno applicate anche a tutti gli impianti in iter autorizzativo, o in via di realizzazione, che già da soli “bastano e avanzano” per la totale catastrofica devastazione di tutto il territorio; una calamità artificiale disumana e senza precedenti nella storia della civiltà occidentale. Pertanto il Forum Ambiente e Salute interviene per chiedere che siano immediatamente incluse nella protezione, e in maniera retroattiva, tutte le aree rurali dell'entroterra salentino: il Parco dei Paduli – Bosco Belvedere, nel cuore del Sud Salento, progetto pilota per il paesaggio nel nuovo Pptr, e già nel Ptcp della Provincia di Lecce, deve essere incluso tra le aree di massima tutela, così la Collina dei Fanciulli e delle Ninfe di Giuggianello-Palmariggi-Minervino, e ancora la Grecìa Salentina, l'Arneo, il Capo di Leuca, etc. (per completezza, leggere il documento in allegato); così i punti più alti delle Serre Salentine, come il Colle di Sant'Eleuterio in agro di Parabita, devono essere assunti per i coni visuali paesaggistici da proteggere. Il Forum considera una vergogna addurre motivazioni di tipo finanziario, come l'eventuale richiesta di risarcimento danni alla Regione da parte delle ditte, per non adottare “Linee Guida” davvero virtuose e retroattive, orientate alla vera protezione del paesaggio – Bene Pubblico quanto l'acqua e l'aria, che non ha prezzo. Si chiede anche alla Regione Puglia, il varo della moratoria di tutti i progetti industriali di eolico e fotovoltaico in aree agricole o in mare, in itinere o in via di realizzazione e si rammenta la denuncia della Commissione Bicamerale Antimafia, presieduta da Giuseppe Pisanu, che ha posto il sigillo di conferma sulle miriadi di denunce che da più parti sono giunte, dal mondo civile, politico e dell'informazione, nonché dalla magistratura e da tutte le Forze di Polizia nazionali e persino europee (Europol). Il settore della “Green Economy Industriale” è fortemente inquinato, sin nelle sue radici più profonde, dalla malavita e da tutte le mafie (Camorra, Mafia siciliana, Sacra Corona Unita, Mafie internazionali e forse anche la stessa Mafia cinese), ed è favorita in loco, in Puglia e in particolar modo nel Salento, da una “Mafia Borghese” (espresisone, questa, coniata ad hoc dallo stesso Pisanu) collusa strettamente con la politica, con le Banche, con l'imprenditoria più spregiudicata e affaristica, nonché con la bassa malavita territoriale. 27 dicembre 2010 – Rinnovabili: 'la Regione non si pieghi a ingerenze lobbystiche' “Nelle Commissioni del Consiglio Regionale prevale un 'calcolato' disinteresse. E' la denuncia della Lipu Puglia per cui gravissime sono le responsabilità dei membri delle due Commissioni al Consiglio Regionale (“Ambiente” e “Industria”) che, il 15 dicembre scorso, avrebbero dovuto riunirsi per esprimersi sulla nuova proposta di Regolamento in materia di rinnovabili (in attuazione alle recenti Linee Guida nazionali). La seduta è saltata, rinviata a “data da destinarsi” “con la scusa pretestuosa – dice la Lipu – di volersi dedicare all’esame del Ddl sul Bilancio regionale”. “Appare evidente l’atteggiamento disonorevole dei consiglieri regionali membri di queste Commissioni: hanno deciso di non decidere confidando in una utile esiguità dei tempi. Il gioco è chiaro: provocare il deragliamento dell’esame, minare l’approvazione dell’atto regionale, impedire integrazioni migliorative. Ma senza esporsi con decisioni ufficiali!”. Per la Lipu pugliese, alla base ci sono le invasive ingerenze della lobby energetica che ha schiacciato i Consiglieri regionali membri delle Commissioni e che cercano di condizionare la Giunta Regionale. “Quest’ultima, secondo alcune dichiarazioni giornalistiche, starebbe per approvare il provvedimento alla luce dei tempi previsti per le Commissioni e scaduti invano”. Se, come già chiesto e ricordato dalla Lipu, il provvedimento non sarà restrittivo e immediatamente vigente per i procedimenti in corso, esso si rivelerà praticamente inutile di fronte a una incontenibile discarica urbanistica che si completerà su tutte le aree pregiate della Puglia. “Innumerevoli procedimenti – denunica Lipu – vantano strumentalmente una istruttoria già iniziata e le società non accettano che essi siano assoggettati a nuove norme pena la consueta minaccia dei ricorsi. Ancora una volta si realizzerebbe lo sconcertante paradosso per cui il governo di un bene collettivo, il Territorio, prerogativa di un organo istituzionalmente preposto come la Regione, passerebbe di fatto nelle mani della speculazione energetica. La recente norma nazionale prevede che solo i procedimenti che abbiano ottenuto tutti pareri ambientali eventualmente necessari e la soluzione di connessione elettrica indicata dal gestore della rete possano proseguire nell’iter senza essere assoggettati alle nuove disposizioni nazionali. Analogamente, anche i provvedimenti attuativi regionali dovrebbero fare salvo questo principio in relazione all’entrata in vigore delle “aree non idonee” (di espressa competenza delle Regioni). Nuove, gigantesche distese di pannelli fotovoltaici stanno per appropriarsi delle campagne del Salento, della ruralità del Tavoliere, della Murgia barese come di quella Tarantina. E ulteriori piantagioni eoliche, stanno per recintare i Parchi (quelli veri) e tutti i valori territoriali, stanno per colmare la Puglia intera, non risparmiando gli immediati entroterra costieri e perfino le ultime colline Daune scampate alla tumefazione urbanistica che chiunque può 'ammirare'”. Per tali motivi la Lipu, prendendo atto del disinteresse delle Commissioni Consiliari, ha trasmesso una ulteriore missiva al Governatore Vendola e agli Assessori-membri di Giunta. Approvino urgentemente il provvedimento, con le integrazioni richieste dalla Lipu (e non solo), ma soprattutto lo rendano efficace e prevedano l’assoggettamento della moltitudine di procedimenti in corso. La Lipu segnala l’esigenza di definire, oltre alle Linee guida regionali, anche le aree che non sono idonee a ospitare tali impianti: dalle aree Unesco alle aree protette (legge 394/91) e le zone umide Ramsar, dai siti di rete Natura 2000 (Sic e Zps) alle aree Iba (Important Bird Areas, le Aree importanti per gli uccelli), dagli habitat naturali o semi naturali (come pascoli, macchie, boschi) alle Oasi di protezione e quelle di “ripopolamento e cattura” (legge 157/92). Ma anche aree archeologiche, monumenti, centri storici, e aree sottoposte a vincolo idrogeologico, tutte con una fascia di rispetto dignitosa e funzionale alle esigenze del caso. Nel documento di osservazioni inviato alle regioni, si richiama inoltre l’attenzione su quelle aree che ospitano siti riproduttivi di specie di uccelli ormai rari e di grande interesse conservazionistico come gli ultimi avvoltoi (capovaccaio, grifone e gipeto), cicogna nera e cicogna bianca, colonie riproduttive di aquila reale, aquila del bonelli, gallina prataiola e lanario o colonie riproduttive di grillaio. Non mancano tra le osservazioni della Lipu prescrizioni sugli impianti fotovoltaici, idroelettrici (da vietare lo sbarramento degli ultimi corsi d’acqua con presenza della lontra) e la necessità di codificare con le Linee guida regionali la Valutazione di incidenza in alcuni casi specifici. Infine, per rendere pubbliche le pretestuose istanze della “lobby delle rinnovabili”, la Lipu ha anche chiesto copia delle richieste al ribasso presentate contro il provvedimento. Ecco i nomi dei consiglieri regionali membri delle Commissioni Ambiente e Industria: Pentassuglia Donato (Pd); Ventricelli Michele (Sel); Zullo Ignazio (PdL); Laddomada Francesco (Puglia per Vendola); Brigante Giovanni (Puglia per Vendola); Camporeale Antonio (PdL); Caroppo Andrea (Puglia Prima di Tutto); Cervellera Alfredo (Sel); Decaro Antonio (PD); Epifani Giovanni (PD); Iurlaro Pietro (PdL); Lanzilotta Domenico (PdL); Longo Giuseppe (UdC); Mazza Patrizio (IdV); Olivieri Giacomo (Moderati e Popolari); Pastore Francesco (Sel); Sala Arnaldo (PdL); Gianfreda Aurelio (IdV); Gatta Giandiego (PdL); Lonigro Giuseppe (Sel); Barba Antonio (PdL); Bellomo Davide (Pugliesi per Rocco Palese); Disabato Angelo (Puglia per Vendola); Greco Salvatore (Puglia Prima di Tutto); Marmo Nicola (PdL); Marti Roberto (PdL); Mazzarano Michele (Misto); Mennea Ruggero (Pd); Negro Salvatore (UdC); Pellegrino Donato (Sel); Romano Giuseppe (Pd); Vadrucci Mario (PdL) 15 dicembre 2010 – Rinnovabili: la Commissione rinvia la discussione A margine della Commissione Bilancio, si è convenuto che il parere sulle “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, recante l'individuazione di aree e siti non idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili nel territorio della Regione Puglia” sarà discusso quanto prima, e comunque dopo la sessione di bilancio, anche se sarà approvato dalla Giunta entro il limite del 31 dicembre previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico. 14 dicembre 2010 – Rinnovabili: il regolamento passa in Commissione Oggi la V Commissione regionale (Ambiente e Urbanistica) è convocata in seduta congiunta con la IV Commissione (Industria e Agricoltura) per pronunciarsi sul regolamento adottato dalla Giunta in attuazione del Decreto ministeriale del 10 settembre 2010 (Linee Guida nazionali) in materia di rinnovabili. “Sarà un passaggio delicato – dice la Lipu regionale – la cartina al tornasole per verificare se l’occasione si trasformerà ancora nel solito gioco al ribasso firmato dalla miseria politica, subalterna ai poteri finanziari, che in questi anni ha determinato la più grande speculazione territoriale del Mezzogiorno. O se invece vi sarà una presa di coscienza e quindi l’immediata approvazione del provvedimento, con le integrazioni migliorative proposte dalla Lipu. Aleggia, infatti, tutto il peso della lobby delle società eoliche, del settore Energia di Confindustria regionale e dell’Anev (Associazione dei produttori scandalosamente mascherata da Associazione Ambientalista) che pretendono di continuare ad avere mano libera sull’assoggettamento indiscriminato del territorio, la vera eccellenza pugliese, malgrado i disastri visibili o in attesa di essere compiuti”. La Lipu giudica abbastanza positivamente il provvedimento predisposto dalla Giunta seppur nei limiti imposti dal Decreto Nazionale e considerando, tuttavia, la pesantissima ipoteca di impianti indiscriminatamente disseminati, anche con logiche umilianti delle più elementari regole di governo urbanistico. “Basti pensare – riferisce l'associazione – alla sconcertante deregolamentazione delle macchine eoliche da 1 MW con semplice Dia e a quella per il fotovoltaico fino a 15 MW con l’esclusione dalla Valutazione Ambientale. Azioni del recente passato, ma che oggi si stanno evidenziando senza che nessuno sappia nemmeno quante centinaia di impianti si stiano aggiungendo ad un consuntivo già triste. La scomoda eredità dell’ex Assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo e dell’ex Assessore all’Ecologia Michele Losappio, in realtà Assessore aggiunto all’Industria, quella eolica, è stato il punto di partenza con cui hanno fatto i conti gli Assessori oggi protagonisti della stesura del provvedimento (Barbanente, Capone, Nicastro, Stefàno)”. La Lipu ha trasmesso agli assessori interessati nonché alla Commissione Consiliare Ambiente una articolata nota per chiedere una serie di integrazioni fondamentali per tutelare una serie di aree di pregio, in alcuni casi già intaccate da tali insediamenti, fino allo stop definitivo sulle aree già devastate da concentrazioni già eccessive di impianti eolici e fotovoltaici (realizzati o in attesa di esserlo perché già autorizzati). Nella stessa richiesta la Lipu ha chiarito quanto gia espresso pubblicamente in occasione della presentazione della bozza delle Linee Guida Regionali: “il provvedimento va semmai migliorato, qualunque trattativa al ribasso non può essere negoziabile perché determinerebbe un contesto ancor più intollerabile”. “Qualunque arretramento rappresenterebbe il colpo di grazia su un territorio già abbondantemente martoriato e su cui a breve sarà visibile l’ipoteca complessiva delle oltre 2000 torri eoliche per quasi 4000 MW di targa, tra centrali realizzate e in attesa ormai di esserlo grazie a pareri ed autorizzazioni già espresse. Sul fronte fotovoltaico invece pesano già la mortificazione di centinaia e centinaia di ettari agricoli scandalosamente regalati alla speculazione energetica”. Articoli correlati Rinnovabili: investimenti per 35 milioni in Puglia (14 novembre 2010) Rinnovabili: la Regione approva le linee guida nazionali (1 dicembre 2010)

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