Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”: finanziato dalla Regione un progetto per la ripopolazione e la tutela dell'entita botanica
Con 700 anni di storia e 35 metri di chioma, la Quercia Vallonea (Quercus ithaburensis subspecie Macrolepis) costituisce l’entità botanica più rappresentativa e suggestiva della flora salentina, per via della sua diffusione italiana: l’unica stazione spontanea dell’Europa Occidentale, concentrata nel ristretto areale di Tricase. Essa figura tra le specie per le quali a livello mondiale è riconosciuta l’esigenza di istituire riserve per salvaguardare lo stock genetico ( Unesco 1979) oltre ad essere inserita nella lista rossa nazionale delle specie a rischio. Dal 2000 la Quercia Vallonea di Tricase è per il WWF l’albero simbolo della Regione Puglia. Oggi quest’importante “poema ligneo dell'estremo meridione” è al centro di una serie di azioni promosse dal Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” e finanziate dalla Regione Puglia per 140.000 euro. Le linee guida prevedono la consulenza fitosanitaria di esperti sugli esemplari più vetusti, interventi di riqualificazione e ripopolazione di alcune aree pubbliche ma anche private: 2.226 individui acquisiti dal Parco saranno infatti distribuiti a chi ne farà richiesta nei comuni di vocazione della nostra pianta. Come ogni progetto che riguardi il territorio, la sensibilizzazione della comunità e’ un passaggio fondamentale: in tale ottica è già in fase di predisposizione il “giardino delle vallonee” presso il sito “Unico biotopo delle vallonee” a Tricase. Obiettivo di questo programma, elaborato di concerto dal Comitato Esecutivo del Parco con l’Università del Salento è la tutela e la conservazione della biodiversità floristica e faunistica di un’area che a buon diritto può essere considerata un patrimonio importante e unico, oltreché il volano principale di un turismo ecosostenibile.
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