Gagliano del Capo, località Ciolo. Rintracciati dai carabinieri e dalla capitaneria di porto 27 cittadini extracomunitari
Ancora sbarchi di immigrati clandestini sulle coste salentine, nonostante l’approssimarsi dell’inverno e le condizioni meteo-marittime non proprio ottimali. L’ultimo, è avvenuto ieri mattina. I migranti, con ogni probabilità, sono sbarcati nei pressi di uno dei luoghi più suggestivi del basso Salento, “il Ciolo”, a una manciata di chilometri da Gagliano del Capo. Subito dopo lo sbarco i migranti sono stati intercettati dai carabinieri del Comando provinciale di Lecce e dagli uomini della capitaneria di porto, impegnati nei servizi al contrasto all’immigrazione clandestina via mare. Complessivamente sono stati rintracciati ventisette cittadini extracomunitari. Nessuna traccia, invece, degli scafisti, che si sono allontanati, con ogni probabilità a bordo di un potente gommone oceanico. I profughi viaggiavano suddivisi in gruppetti da cinque o sei persone, seguendo il ciglio delle strade del basso Salento. I clandestini erano provati dal lungo viaggio e dalle temperature rigide della notte. Tre di loro, in particolare, erano in condizioni critiche, con un principio di assideramento. Due dei migranti sono stati condotti presso l’ospedale “Panico” di Tricase, un terzo nel nosocomio di Scorrano. Gli altri sono stati accompagnati nel centro di assistenza temporanea “Don Tonino Bello” di Otranto. A occuparsi dei profughi, stremati dal lungo viaggio, la Croce rossa italiana e i medici del 118, che hanno rifocillato i migranti e prestato loro le prime cure mediche. Ad attenderli anche gli uomini della questura di Lecce, impegnati nell’identificazione e nei controlli dattiloscopici. In seguito sono stati smistati verso il Cara (centro accoglienza richiedenti asilo) o il Cie (Centro di identificazione ed espulsione) di Brindisi o Bari. Per i minori, invece, il futuro è quello di una casa famiglia.
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