Gallipoli: ancora una defezione in casa Pd

Dopo l’accordo delle larghe intese con il sindaco Venneri e l’Udc, Franca Santo lascia il partito

Dopo Gino Schirosi e Virginia Boellis, anche Franca Santo, componente dell’assemblea provinciale e del direttivo del Circolo del Pd di Gallipoli, abbandona il Pd a seguito dell’accordo delle larghe intese con il sindaco Venneri e l’Udc. “Mi dimetto dal Pd – comunica la Santo – perché non condivido la svolta pseudo-politica della faccenda Gallipoli. Alcuni dirigenti del Circolo di Gallipoli, qualche consigliere comunale con la collaborazione di qualche sindaco dei dintorni e di qualche parlamentare, sotto la tutela della Federazione provinciale e regionale, hanno fatto un golpe politico senza il consenso degli scritti e dei dirigenti del partito, non rispettando le regole elementari della democrazia che un partito degno di questo nome deve garantire. La realizzazione del Venneri ter delegittima a tavolino la scelta fatta dai cittadini di Gallipoli, che hanno votato il Pd con i suoi valori, progetto e metodo. L’opposizione è stata assorbita, risucchiata, fagocitata per realizzare un grande inciucio, un’operazione di trasformismo che attesta lo scadimento della politica nella nostra città. Penso che ciò sia effetto della degenerazione culturale ed etica della politica, della quale ancora mi resta l’alto concetto della sua bellezza”. Ghiotta occasione, interviene in merito anche il Gruppo consiliare del Pdl. “È evidente che l’operazione trasformistica alla quale hanno dato vita alcuni consiglieri del Partito Democratico di Gallipoli, supportati dalla Segreteria Provinciale e dal Direttivo Regionale, non ha sortito gli effetti sperati. Anzi, a mo’ di boomerang, si sta ritorcendo contro i machiavellici inventori del ribaltonismo in riva allo Jonio. Questo la dice lunga sullo stato dei valori e degli ideali degli ex compagni che preferiscono portare a casa un accordo scellerato con Giuseppe Venneri, il nemico di sempre, piuttosto che confrontarsi con la loro storia e la loro tradizione. Meglio una scorciatoia, meglio un 'accordicchio' per occupare qualche poltrona che avere rispetto della propria dignità. Il malcontento nelle file del Pd, ovviamente, non si ferma solo e soltanto a queste tre importanti personalità, ma serpeggia ormai a livelli incontrollabili. Una vera e propria emorragia politica si sta abbattendo su questo partito che non ha più a da chiedere e da dare alla storia della nostra città. L’unico obiettivo che stava a cuore al segretario provinciale e ad un paio di consiglieri comunali era molto chiaro: barattare il sì a Venneri con un posto al sole, tanto per dire che, la 'Perla dello Jonio', non è più in mano al centrodestra, bensì al centrosinistra. Si lasciano così le mani libere al sindaco che adesso avrà campo aperto per portare definitivamente a conclusione i suoi accordi privatistici, guarda caso con una società presieduta da un esponente di spicco del Pd. I problemi della 'Città Bella', in questa triste vicenda di ricatti e accordi forzati, si stagliano mestamente all’orizzonte e sembrano diventare, di giorno in giorno, sempre più grandi e sempre meno risolvibili. Ma tanto cosa importa? Il Partito Democratico il suo obiettivo lo ha raggiunto: in giunta a collocato qualche assessore e, per suo tramite, si proverà a governare la città. La miopia politica ha infettato questi presunti strateghi: da vicino ci vedono benissimo. A guardare lontano non ci pensano, tanto loro, abituati ad avere il capo chino, la testa non la alzano mai…” 30 ottobre 2010 – Gallipoli: varata la giunta con Pd e Udc E' nato il Venneri ter: i numeri ci sono. E ci sono anche Pd e Udc. Quest'ultimo incassa anche la vicepresidenza con Francesco Errico. L'asse del nuovo esecutivo, nato originariamente nel centrodestra, con il Pdl, ora si sposta. I nomi della nuova giunta Giuseppe Venneri sindaco con deleghe alla polizia municipale e Bilancio Cosimo Alemanno, assessore alla Sanità, Ambiente, Centro storico, Servizi pubblici Biagio Palumbo delega all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, e alle Risorse umane e personale Giuseppe Brischetto deleghe agli Affari Generali, Sviluppo Economico, finanziamenti comunitari Fiorella Annunziata Rocca alle Attività produttive, Commercio e Artigianato, Politiche Giovanili Alessandra Bray al Marketing territoriale e alla Comunicazione Istituzionale Giuseppa Maria Cassino alle Politiche sociali, Pari opportunità, Rapporti con le istituzioni Francesco Errico vicesindaco con delega al Turismo, Cultura, Spettacolo e Sport Pietro Paolo Piccolo ha preso il posto del dimissionario Gino Schirosi (Pd) ed Emilio Picciolo è stato eletto nuovo presidente del Consiglio comunale. Le dichiarazioni dell'on. Vincenzo Barba e di Luigi Natali, coordinatore cittadino Pd Gallipoli, sono inserite, in versione integrale, ai commenti 46, 47 e 48. 28 ottobre 2010 – Gallipoli: botta e risposta tra Capone e De Marini Non se le mandano a dire, il segretario provinciale del Pd, Salvatore Capone e Giovanni De Marini della “Puglia prima di tutto”. Come noto, il Pd, dopo riunioni, tribolazioni e forti perplessità da parte dei dirigenti locali (il consigliere Schirosi si è anche dimesso) ha deciso di sostenere la nuova giunta Venneri. Il Pd è pronto a fare la sua parte, ma ha preventivamente messo in chiaro che nessun iscritto entrerà a far parte della giunta che Venneri. Quindi, nessuna delega in bianco, nè intese a tempo indeterminato. “A Gallipoli si sono create le condizioni per una svolta epocale – dice Capone -. Quello che il Partito Democratico si ripropone di fare è porre fine al feudalesimo gallipolino, per aprire un capitolo nuovo nella vita della Città”. Parla di un percorso politico-amministrativo sano, il segretario del Pd, ed elenca le priorità per la città, che riguardano: la gestione dei rifiuti; l’attuazione dei Piani Sociali di Zona, l'utilizzo di cospicui finanziamenti ancora inutilizzati; le politiche sociali e culturali; la rigenerazione e vivibilità urbana; le infrastrutture a sostegno delle attività produttive; trasporti e mobilità urbana; grandi eventi e nuove iniziative che favoriscano la destagionalizzazione del turismo “In questi giorni abbiamo sentito snocciolare dalla politica, indipendentemente se avversaria o amica, tutto l’ormai vetusto vocabolario di una politica che fu: inciucio, stampella, ribaltone, patto col diavolo. Noi del Partito Democratico, nel frattempo, abbiamo preferito continuare invece a lavorare all’elaborazione di un programma di mandato, che contenesse quelle che secondo noi sono le emergenze della città ed i metodi per affrontarle e risolverle. Del tutto sconcertante è stata poi tutta la letteratura dietrologica che ha connotato i fiumi di inchiostro che sono stati sprecati sulla questione del porto turistico. Noi consideriamo assurdo che un centro dell’importanza di Gallipoli non abbia ancora un vero porto turistico, ma riteniamo superato e non praticabile il progetto predisposto da Italia Navigando che, quindi, non rientra nelle nostre priorità. Quello che abbiamo in mente, piuttosto, è la redazione di un “Piano Regolatore Generale della portualità” che scaturisca, anch’esso, dal confronto con la cittadinanza, gli operatori del settore e gli operatori economici, e che tenga in considerazione le giuste esigenze di portualità turistica, peschereccia e mercantile della città bella. Questo e quello che chiediamo di fare a Venneri e ad una giunta che sia, requisito questo assolutamente indispensabile, totalmente rinnovata rispetto a quelle passate”. Risponde punto su punto, alle dichiarazioni di Capone, Giovanni De Marini che a luglio era entrato a far parte della nuova maggioranza del Venneri bis; a distanza di pochi mesi, aveva scelto di abbandonare il sindaco e l'Udc e di riallinearsi al centro destra con il gruppo la “Puglia prima di tutto”, quindi a Raffaele Fitto. “Ci sarebbe da dire che siamo arrivati alle comiche, se non fosse seria, molto seria la situazione che ci si prepara” esordisce De Marini. “Il segretario provinciale del Pd, Salvatore Capone continua a dar lezione di politica ai gallipolini e dice che parole come inciucio, stampella, patto col diavolo appartengono all’ancien regime; oggi la nuova filosofia del Pd è tesa non al 'ribaltone', come quello consumato con la Lega ai danni di Berlusconi, no, quelle sono parole vecchie. Adesso egli scopre la lotta al feudalesimo (…) e il feudalesimo sarebbe lo stato in cui la nostra città vive e, quindi, è ovvio, il Pd che tanto vuole bene a Gallipoli, arma il suo esercito e scende da quel di Lecce per ammodernarci, renderci sani, da dediti all’illegalità e alla mancanza di trasparenza in cui versiamo, noi gallipolini. Capone risolverà la gestione dei rifiuti, l’attuazione dei piani di zona, la rigenerazione urbana, le infrastrutture a sostegno delle attività produttive, i trasporti e la mobilità urbana, i grandi eventi e la destagionalizzazione del turismo, tutte cose che il sindaco Venneri in due legislature non è riuscito a fare, ma che ora, con l’aiuto di Capone, farà nel lasso di tempo che ci separa dalla fine della legislatura. Si accorgerà, ad esempio, che il suo Sindaco di Casarano non potrà più pretendere di sversare i suoi reflui qui da noi, nel canale dei Samari. Per far questo, è necessario, però, che tutti gli assessori siano sostituiti, ovvio, con nuovi gladiatori, persone sane, trasparenti, che siano disposti a seppellire il feudatario, a guisa che il Pd possa nelle prossime consultazioni elettorali riuscire ad eleggere un proprio sindaco. Ancora più tragico è il fatto che consiglieri che credevano nella Giunta, da loro stessi suggerita, non si ribellino, ma accettino supinamente l’offesa riversata sugli assessori, tutte persone per bene. Tra l’altro, Venneri chiese a me di appoggiarlo in una iniziativa che valutai buona, quella della riconversione del porto commerciale in turistico, e, a ciò spinto anche da Coppola, aderii. Oggi, leggo che Capone non vuol perseguire più l’iniziativa di Italia Navigando. Insomma, Venneri e Coppola subiscono tutto? Venneri perché ha litigato con Barba, se era disposto a rinunciare all’iniziativa di Italia Navigando ? Probabilmente c’è qualche trucco. Altrimenti abbiamo scherzato. Capone vuol salvare Gallipoli dai suoi mali, ma credo distruggerà definitivamente il suo partito. Sicuramente prenderà più voti se andrà a votare oggi, di quanti ne prenderà dopo questa squallida esperienza”. 17 ottobre 2010 – Ticket Pd-Venneri: via libera alla nuova giunta “A differenza di chi tedia quotidianamente l’opinione pubblica con fiumi di parole vuote e manifesti corredati da disegni di terz’ordine, c’è chi pensa a garantire a questa Città la necessaria stabilità amministrativa, propedeutica a raggiungere quegli obiettivi di sviluppo che invece continui 'cambi di guardia', come amaramente sperimentato nel biennio 2006-2008, non riescono a garantire. Chi invoca dimissioni o elezioni un giorno si e l'altro pure ignora tutto ciò, evidentemente perché non ha tratto alcun insegnamento utile dal suo governo balneare, durato fortunatamente pochi mesi”. Il sindaco Giuseppe Venneri interviene così sull’attuale situazione politico-amministrativa della Città. “Stiamo lavorando – ha detto ancora il primo cittadino – per dare a Gallipoli un governo di responsabilità, necessario per non perdere il prezioso treno dei fondi Por 2007-2013 e per realizzare interventi e servizi in favore della città, in cui l’unico denominatore comune sia il benessere dei cittadini. Lo stiamo facendo nonostante la presenza di chi mina ed inquina quotidianamente il tavolo del confronto politico ed amministrativo, cercando di ammaliare con profferte e prebende quei consiglieri che sostengono questo progetto e cui va invece il mio plauso sincero, perché hanno dimostrato di avere schiena dritta e moralità specchiata, anteponendo l’interesse di Gallipoli alle regalie di turno”. Un iter, quello indicato dal sindaco, che è ancora in pieno svolgimento. “C’è l’interesse – ha detto – di dare risposte serie e condivise su vari ambiti della vita pubblica di Gallipoli, dalla portualità al sociale, dai lavori pubblici alla tutela ambientale, individuando obiettivi concreti e raggiungibili, una volta smossa quella cappa di immobilismo che ha frenato l’azione amministrativa nel corso di questi due anni. Grazie alle forze sane di questa città può aprirsi per davvero una nuova pagina amministrativa, per progettare e realizzare interventi attesi dalla cittadinanza. Chi spera che questo circolo virtuoso non abbia mai inizio e che per questo è disposto a tutto, anche ad utilizzare metodi ben poco ortodossi, lineari e trasparenti ricordi che Gallipoli viene prima di ogni cosa. Anche degli interessi privati e personali di chi ritiene che tutto gli sia dovuto. Per questo può mettersi ancora una volta l’anima in pace evitando, quanto meno per buon gusto, di rivolgere lodi sperticate a qualche consigliere comunale dimissionatosi, suo parente stretto”. Le dimissioni di Gino Schirosi Sono state protocollate il 14 ottobre le dimissioni di Gino Schirosi, consigliere comunale del Pd a Gallipoli, La decisione è definita irrevocabile. Dopo alcune ore di silenzio, le motivazioni in un lungo comunicato (commento 41 in versione integrale) in cui spiega che il rifiuto di partecipare e assecondare un infausto “pasticcio”, che si vuole realizzare. Il dissenso è totale e Schirosi intende dissociarsi nel metodo e nel merito. “Non posso infangare o vendermi l’anima! – dice l'ormai ex consigliere -. C’è stato un ballottaggio che per sua stessa natura è sempre alternativo: o Venneri o me. Non è affatto proponibile l’accoppiata. Non ha senso. Cedere sarebbe una vera idiozia se non addirittura una pura follia, deprecabile e per a intelligibile”. Plaude, a questa scelta, l'onorevole Vincenzo Barba (commento 40). 10 ottobre 2010 – Appoggio del Pd a Venneri. A breve la nuova giunta Alla fine, il sostegno del Partito Democratico alla futura giunta gallipolina è arrivato. Nonostante le forti perplessità espresse da un gruppo di dirigenti locali, per il direttivo provinciale del Pd, svoltosi alla presenza del segretario Salvatore Capone e del senatore Alberto Maritati, la via è stata indicata. Il Coordinamento provinciale è pronto a fare la sua parte, ma ha preventivamente messo bene in chiaro che nessun iscritto del Pd entrerà a far parte della giunta Venneri. Quindi “nessuna delega in bianco, nè intese a tempo indeterminato”. Per il Pd “Gallipoli ha bisogno di un esecutivo di altissimo profilo, coinvolgendo le forze sane della città e del Salento, che riaffermi in maniera decisa il valore della legalità nella comunità gallipolina. Chiediamo alla prossima Giunta di dare esecuzione al più presto al Piano Sociale di Zona, di concentrarsi sulla rigenerazione urbana, di restituire vivibilità e presentabilità alla città bella, di rilanciare l’economia gallipolina anche attraverso una pianificazione complessiva del territorio che veda, finalmente, protagonista la partecipazione della cittadinanza. Gli chiediamo, in sostanza, di aprire le porte del governo ai gallipolini”. 8 ottobre 2010 – E' ufficiale: Venneri si è dimesso Come affermato in consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Venneri ha rassegnato questa mattina le dimissioni dalla sua carica istituzionale. Si tratta, come ha spiegato il primo cittadino, di mettere nero su bianco la volontà di rimarcare in modo netto e deciso la discontinuità tra l'esperienza amministrativa maturata sino ad oggi e la nuova stagione politica, per la quale il sindaco si è appellato alle forze politiche che intendano “con entusiasmo, passione e capacità dare il proprio contributo per realizzare progetti di crescita e sviluppo per Gallipoli, in un percorso virtuoso che metta da parte visioni particolaristiche e miopi dell'azione di governo”. Le dimissioni del primo cittadino assumono una forte connotazione tecnica ed un chiaro segnale politico: “Il mio vuole essere un atto propedeutico ad una nuova pagina della vita amministrativa di questa città, per garantire un'esperienza di governo che, libera da diktat, freni e cappe di immobilismo, possa consegnare alla città interventi utili e necessari, per dotarla di quei servizi che nel corso del mio primo mandato si sono garantiti e che oggi sono a servizio e beneficio della nostra comunità. La politica e ancor più l'azione amministrativa sono cose serie e non si può pensare, come fa qualcuno da tre mesi a questa parte, di confrontarsi riempendo manifesti colorati con rime baciate, fumetti di terz'ordine e disegnini posticci, che suscitano solo ilarità e compassione. L'attività politico-amministrativa è ben altro da tutto ciò e da continui e tediosi interventi logorroici, che servono solo a dimostrare i deliri di onnipotenza propri di chi è convinto che tutto sa e che tutto può. Chi ritiene invece che la politica sia impegno costante per trovare condizioni migliori in favore della vivibilità e del benessere della comunità amministrata non troverà preclusione alcuna per un cammino che possa dare risposte condivise ed attese alla nostra cittadinanza”. 8 ottobre 2010 – Dimissioni di Venneri? Un espediente politico L'annuncio arriva ieri, al fondo una nota ufficiale: “il sindaco, al fine di marcare meglio tale stacco politico-amministrativo, rassegnerà le sue dimissioni dalla carica che attualmente ricopre”. Con ogni probabilità, l'asse con il Pd reggerà un governo tecnico a cui parteciperà anche Coppola della Lista civica “Grande Gallipoli” e Padovano del Gruppo Misto. Alcuni rappresentanti dell’assemblea provinciale e del direttivo regionale del Pd, però, non hanno evidentemente gradito il sostegno della segreteria provinciale guidata da Salvatore Capone a Venneri. E lo hanno sottolineano in una nota (versione integrale al commento n. 37). Si tratta di Virginia Boellis, Franca Santo, Cristina Barba, Domenico Furio, Pietro Paolo Piccolo, Angelo Crisogianni, Lucio Fattizzo, Franco Crisogianni, Paolo Barba, Alessandro Greco, Rita Ivagnes che vorrebbero sapere “come mai si è passati dal 'Sindaco dimettiti', 'diffide sul bilancio', 'fallimento Seta', 'Venneri e Barba sono i responsabili del declino di Gallipoli', 'sei domande al Pdl' e 'questione morale una sfida per il bene comune” allo schierarsi con il primo cittadino. “Stigmatizza” le larghe intese con il Pd anche l'on. Vincenzo Barba che, in un comunicato, si rivolge direttamente al segretario provinciale dei Democratici, Salvatore Capone (commento n. 36) e dà l'avvio a una nuova campagna mediatice di manifesti contro ciò che, il deputato salentino definisce “inciucio”. In allegato due manifesti. Il bilancio Intanto, ieri, il consiglio comunale ha provveduto ad approvare gli equilibri di Bilancio presentati all'assise civica dall'Amministrazione Comunale. L'assessore alle Politiche Finanziarie, Salvatore Andrisani, spiega “il lavoro virtuoso dell'esecutivo, che in questi anni è riuscito a ridurre in modo consistente il proprio disavanzo in termini di debiti fuori Bilancio, passando dai 3 milioni del 2008 ai 900mila di quest'anno, ma soprattutto potendo contare su un trend estremamente positivo per il futuro”. La seduta è stata aperta da una dichiarazione del sindaco Giuseppe Venneri, che ha voluto esprimere la propria posizione relativamente alla recente crisi politico-amministrativa. “Come avevo detto nei giorni scorsi – ha dichiarato il primo cittadino – ho preso atto della situazione venutasi a creare in questi mesi e che ha portato ad un'insopportabile cappa di immobilismo politico-amministrativo, che non era più tollerabile oltre, se si ha come unico interesse la crescita di questa città. Ci sarà tempo e modo, nelle sedi opportune e nelle pubbliche piazze, di spiegare i motivi reconditi e reali, non certo quelli di facciata, che hanno portato a questa profonda crisi amministrativa, individuando i reali responsabili, che hanno tramato più o meno sottobanco sino all'ultimo minuto. Per adesso è necessario evidenziare che si era di fronte ad un bivio e tra lo scegliere la logica dell'interesse pubblico, con opere e progetti in grado di garantire sviluppo e benessere per Gallipoli e quella di chi considera che il tornaconto personale venga prima di tutto e di tutti, non ho avuto il minimo dubbio e ho scelto nell'interesse della mia città. Da oggi si apre una nuova stagione politico-amministrativa, nella quale spero che le forze politiche che abbiano voglia ed entusiasmo ad investire tempo ed energie nell'interesse della nostra città, sappiano mettere a frutto la loro passione e le proprie capacità per il bene esclusivo di Gallipoli. A chi ha cercato con imboscate, prebende e sotterfugi di cancellare questo progetto di 'buon governo' non resta che mettersi l'anima in pace, perchè la serietà e l'amore per questa città non hanno prezzo alcuno”. 5 ottobre 2010 – Crisi Gallipoli: la maggioranza perde altri pezzi Giovanni De Marini che a luglio era entrato a far parte della nuova maggioranza del Venneri bis, a distanza di pochi mesi, sceglie di abbandonare il sindaco e l'Udc e di riallinearsi al centro destra con il gruppo la “Puglia prima di tutto”, quindi a Raffaele Fitto. Lo ha annunciato ieri, in una conferenza stampa, alla quale era presente anche il deputato salentino Vincenzo Barba. Intanto, mentre Venneri, come detto, guarda al Pd per tentare di superare la crisi, Il Pdl bacchetta i Democratici. E lo fa per bocca di Cosimo Gallo (del coordinamento Pdl) che si rivolge direttamente a Salvatore Capone. Al segretario provinciale Pd, Gallo dice di non perdere tempo nel teorizzare un'entrata nel governo cittadino: il partito di Capone è uscito sconfitto dalle ultime elezioni amministrative gallipoline e, l'occupazione di posti e poltrone, sarebbe da considerarsi un vero e proprio ribaltone. Risponde Capone per il quale a Gallipoli, è decisamente stonato il canto del Gallo. “Non sarà certo Cosimo Gallo a stabilire la linea del Pd, né sulla vicenda di Gallipoli né su qualunque altra questione. Comprendiamo bene il vano tentativo del coordinatore provinciale del PdL di dirottare su di noi quei riflettori che sono invece puntati sulla crisi del Comune di Gallipoli, che trova i suoi natali interamente nella casa del centrodestra. Lo sforzo che il Pd provinciale sta compiendo in queste ore è, al contrario, quello di rimettere al centro dell’attenzione di tutti i tanti problemi che affliggono la città bella, per tornare ad occuparsi di questi insieme alle forze sane della società gallipolina. L’obiettivo del nostro lavoro non è quello di costruire nuove alchimie politiche in grado di occupare le postazioni di potere, ma quello di individuare le soluzioni ottimali per portare Gallipoli fuori dalla paralisi dell’attività di Governo locale, causata proprio dal fallimento del Pdl”. La lista civica “Ci Siamo”, invita il sindaco a dimettersi. Il comunicato è a firma di Tommaso Scigliuzzo (commento 35). Ritorna dunque la questione: azzeramento e ripartenza o larghe intese? 3 ottobre 2010 – Gallipoli: è crisi, ma il sindaco guarda al Pd Dicevamo che la maggioranza di Venneri era appesa a un filo. Possiamo aggiungere che, con tutta probabilità, quel filo si è spezzato. Nel giro di poche ore, il sindaco perde “l’undicesimo” consigliere a proprio sostegno. Si tratta di Luca Murra, che alla fine ha abbandonato la maggioranza rimessa in sesto dopo l’azzeramento e l’allargamento ai consiglieri De Marini e Coppola ed si è allineato all'indirizzo del Pdl. Venneri, che durante l'ultimo consiglio comunale, disertato da tutto il gruppo dell Pdl, ha preso atto della crisi amministrativa ormai in corso, non alza bandiera bianca e si guarda intorno. “Valuterò – dice il sindaco – se sarà possibile continuare il percorso avviato, coerentemente con la mia linea programmatica che tendeva ad assicurare sviluppo alla nostra città. Se sarà possibile, non peserà farlo al di fuori di un Pdl – che vuole imporre una cappa di immobilismo sopportata per troppi anni – perché io e i consiglieri che condividono tale percorso siamo un'altra cosa rispetto al Pdl di Barba, Benvenga e company”. La mano è probabilmente tesa verso il Pd e la lista civica “Ci siamo” che però, fino a poche ore fa, parlavano di dimissioni, mentre il consigliere Giuseppe Coppola della civica “Grande Gallipoli” si allinea con Venneri. Se ne saprà di più nelle prossime ore: azzeramento e ripartenza o larghe intese? L'unica certezza è che il Pdl già grida all'inciucio (commento n. 34) 30 settembre 2010 – Pdl Gallipoli: Venneri ci ha deluso. Maggioranza appesa a un filo In un comunicato del Pdl di Gallipoli a firma del coordinatore Cosimo Gallo si edivenzia la delusione per l'operato del sindaco Giuseppe Venneri che, di fatto, con i cambiamenti nello schieramento, ha realizzato “non l’allargamento della maggioranza, ma la frattura del Pdl a Gallipoli” Coloro che si dissociano dall'operato del Primo Cittadino sono EnzoBenvenga, Antonio Barba, Salvatore Di Mattina, Sandro Buccarella, Stefania Oltremarini per il Pdl che si aggiungono ai Pd (Schirosi, Greco, Mariello) a Luigi Caiffa (Udc) e a Tommaso Scigliuzzo (Noi Ci Siamo). Dieci consiglieri che si oppongono contro gli undici della maggioranza che è appesa quindi a un filo. Ne basta uno per far pendere la bilancia dalla parte della crisi. “Allo stato attuale – dice Gallo – il coordinamento provinciale non può che confermare la posizione di non condivisione dell’operato del sindaco e della giunta e, conseguentemente, dichiarare la volontà di non garantire più alcun appoggio da parte dei consiglieri del Pdl di Gallipoli. Sino ad oggi non registriamo nessun segnale di cambiamento”. 15 settembre 2010 – A Gallipoli sfiduciato il presidente del Consiglio Sempre più complesse le vicende che riguardano il Consiglio comunale di Gallipoli. Solo pochi giorni fa, la rinuncia dell'assessore Carlo Casalini che ha lasciato l'esecutivo cittadino. Notizia di queste ore, invece, è la messa a punto, da parte della maggioranza, di una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio gallipolino, Enzo Benvenga, che non sta a guardare e prepara le contromosse. La prima è una querela contro coloro che hanno firmato la mozione (probabilmente 8 consiglieri su 11) e due ricorsi al Tar: uno sulla mozione di sfiducia e l'altro contro lo Statuto che, in questo caso, prevede una votazione segreta. E' questa la seconda mozione di sfiducia nei confronti di Benvenga. Intanto, si attende la convocazione del prossimo Consiglio per discutere della sfiducia. Immediata la reazione del gruppo che fa capo al deputato Vincenzo Barba che fa quadrato attorno a Benvenga e che, in un comunicato (in versione integrale nei commenti), definisce la mozione di sfiducia un “atto di grossolana irruenza istituzionale”. 11 settembre 2010 – Giunta di Gallipoli: si dimette Casalini Per “ragioni personali”, Carlo Casalini, assessore al Turismo e alla Cultura, lascia l'esecutivo cittadino. Al suo posto, potrebbe tornare Gabriella Casavecchia del Pdl, per ripristinare delle “quote rosa”. Salgono così a tre gli assessori da nominare prima del Consiglio: Si attende anche di conoscere il nome per il vicesindaco, per la Presidenza del Consiglio e dell’Ente Parco naturale di Punta Pizzo. Intanto, sulle dimizzioni di Casalini, non si fa attendere la reazione dell'on. Vincenzo Barba (commento n. 25) 24 agosto 2010 – Gallipoli: aperta inchiesta sul porto turistico È stato aperto un fascicolo in Procura dopo i due esposti contro la convenzione sottoscritta dal sindaco Giuseppe Venneri e da “Italia Navigando” e “Gallipoli Navigando” per la realizzazione del porto turistico. Gli esposti sono rispettivamente a firma di Antonio Barba, Alessandro Buccarella del Pdl e Luigi Caiffa dell'Udc; e del parlamentare cittadino Vincenzo Barba. Delle denunce si occuperà il sostituto procuratore Donatina Buffelli del pool reati contro la pubblica amministrazione a cui è affidato il compito di verificare la natura delle accuse. Negli esposti si chiede agli organi giudiziari di operare il sequestro della documentazione e di valutare la configurazione dei reati truffa, falso ideologico e abuso d'ufficio. 26 luglio 2010 – Gallipoli: è rottura sul porto turistico Dopo la lettera di “addio” scritta dall'on. Vincenzo Barba (nei commenti) indirizzata al sindaco di Gallipoli, Venneri torna a fare il punto della situazione per parlare di quelli che sono i reali motivi, per i quali è stato necessario raggiungere nuovi equilibri di maggioranza. “La città non è interessata ad ascoltare prefiche che si augurano dimissioni, commissariamenti imminenti e defezioni letali per la maggioranza – dice il sindaco – ma vuole capire perchè si è giunti a questo punto di non ritorno. E allora bisogna avere l'onestà intellettuale di dire che il motivo principale è stata ed è la realizzazione del porto turistico” Effettivamente la pietra dello scandalo: “perchè da un lato c'è chi vuole questa struttura e dall'altro c'è chi l'ha osteggiata e continua ad osteggiare, pur sapendo che si dissiperebbero ben 12 milioni di euro, che andrebbero ad essere intercettati da qualche altra amministrazione avveduta ed illuminata” dice Venneri. Poi torna sulle questioni legate alla situaizone politico-amministrativa cittadina precisando che il primo cittadino non ha, come subdolamente lasciato intendere da chi non ha altri argomenti da spendere, interessi di alcuna natura da difendere, diretti o indiretti, se non quello di realizzare un'opera basilare per lo sviluppo di Gallipoli. “Non so se altri possano dire la stessa cosa! – afferma Venneri – sulla coerenza, parlano i fatti: la portualità turistica è tra gli indirizzi generali di governo votati, approvati ed avallati in modo chiaro dal consiglio comunale, compreso chi oggi ne prende le distanze, arrivando ad avversarlo senza sosta. La frattura è nata perchè c'è stato chi ha deviato da un impegno preso con la cittadinanza e in consiglio comunale, nonostante l'importanza del progetto per la città, i finanziamenti garantiti e la possibilità di innalzare a dismisura l'immagine di Gallipoli. Noi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento lineare e trasparente e se altri hanno cambiato idea è giusto essere franchi e corretti sino in fondo e manifestare le reali motivazioni, senza lanciare strali e invettive. Quanto al fiato sul collo, abbiamo la coscienza pulita per accettare qualsiasi vaglio e controllo. Relativamente alle 'lezioni di morale', mi limito soltanto a ricordare a qualcuno che ha sbagliato completamente indirizzo”. 23 luglio 2010 – Coordinamento Pdl tra contrasti e accuse Venerdì 23 luglio, si è svolta una riunione presso il Coordinamento provinciale del Pdl per procedere alla verifica dell’allargamento della maggioranza. “Avevamo un impegno con la città e con quanti hanno la legittima aspirazione di vedere realizzati interventi per lo sviluppo e la crescita di Gallipoli. Per questo abbiamo provato a trovare punti di convergenza con l’altra componente del Pdl, ma come in una perniciosa tela di Penelope, mentre noi cercavamo di raggiungere quelle soluzioni condivise richiesteci direttamente dal ministro Raffaele Fitto, altri tentavano in tutti i modi di rendere tortuoso se non impossibile il nostro cammino amministrativo. Di fronte a tale situazione di continuo contrasto, insostenibile per chi è chiamato a governare e a produrre risultati per il proprio territorio, abbiamo scelto di andare avanti con la stessa coerenza ed il medesimo impegno che hanno portato ai nuovi equilibri di maggioranza”. A parlare è il sindaco Giuseppe Venneri (a nome anche dei consiglieri della sua maggioranza eletti nel Pdl e nella civica “Con Venneri sindaco”), che commenta in questo modo il vertice tenuto in mattinata presso la sede provinciale del Popolo delle Libertà. “In questi giorni – ha detto il primo cittadino – tantissima gente, nonostante le cortine di fumo fomentate da qualcuno, ha compreso e condiviso chiaramente le ragioni della nostra scelta, quella di dare a Gallipoli strutture necessarie per il suo progresso ed indifferibili per una realtà rinomata a livello turistico. Rinnegare tale presa di posizione avrebbe avuto il duplice, nefasto significato di tradire questo importante credito ricevuto dalla cittadinanza ed impedire alla città di avere servizi ed opere che garantiranno benessere per l'economia, ricadute a livello occupazionale e vantaggi per l'immagine di una cittadina, come Gallipoli, che fa del marketing la sua carta vincente. Oggi siamo certi che questa scelta non aveva alternative credibili né spendibili nei confronti della cittadinanza”. Il primo cittadino ringrazia comunque il ministro Raffaele Fitto, “per il tentativo, reso in prima persona, di ricucire e ricompattare una situazione che era giunta comunque ad un punto di non ritorno. Lo ringrazio per il suo intervento autorevole, ma non era possibile optare per altre soluzioni”. Per quanto riguarda il futuro, il sindaco si esprime con chiarezza. “L'attuale maggioranza – ha detto – ha un programma serio, credibile e fattibile, che perseguiremo senza indugio e in modo trasparente”. 19 luglio 2010 – Gallipoli: azzerata la giunta, tutto da rifare Nuovamente azzerate tutte le cariche amministrative al Comune di Gallipoli: Giunta, Presidenza del Consiglio, Presidenze di Commissione, Enti strumentali. Ne dà notizia un comunicato del Pdl secondo cui: “Tutti i Consiglieri comunali del Pdl di Gallipoli, unitamente al sindaco Venneri, si sono riuniti oggi presso la sede del Coordinamento Provinciale alla presenza del Coordinatore Provinciale Sen. Cosimo Gallo e del Ministro On. Raffaele Fitto e alla fine dei lavori si è convenuto di azzerare tutte le cariche amministrative attualmente ricoperte allo scopo di superare le divisioni interne”. “Venerdì 23 luglio, si terrà un’altra riunione presso il Coordinamento provinciale, per procedere alla verifica dell’allargamento della maggioranza. Il Gruppo del PdL dichiara sin da ora la propria volontà ad ampliare la maggioranza e si augura di sancire nella prossima riunione una nuova intesa politica e programmatica, condivisa da tutti, che sarà di supporto al nuovo esecutivo e darà nuovo slancio all’azione amministrativa”. 19 luglio 2010 – L'opposizione di Gallipoli boccia il Venneri bis Il Partito Democratico qualifica come fallimentare il disegno politico del centrodestra gallipolino e in prima persona il sindaco Venneri, che si ritrova alla guida di una maggioranza politica non voluta dagli elettori, con la metà dei suoi componenti provenienti dalla minoranza, due dei quali, addirittura, candidati sindaci con programmi alternativi al suo (Giovanni De Marini e Giuseppe Coppola). Netta la bocciatura anche per l'individuazione degli assessori, che risponde a logiche spartitorie e non guarda alla competenza e, soprattutto, all'esigenza di un rinnovamento degli uomini e dei metodi. Infine, “fallisce la politica del PDL locale e del suo leader, il deputato Barba, il quale, dopo i disastri provocati e l'incompetenza ormai ampiamente dimostrata, realizza il suo capolavoro, ritrovandosi, con una sparuta pattuglia di fedelissimi, all'opposizione di un sindaco, sino a ieri osannato per le grandi capacità manageriali ed oggi vituperato perchè non più prono ai suoi capricciosi voleri”. Meglio sarebbe stato, conclude il Pd di Gallipoli, restituire immediatamente la parola agli elettori. Vigorosi anche i commenti di Sinistra e Liberta della cittadina jonica che, in un comunicato, nota come “la politica gallipolina continua a praticare gesti insani, schizofrenici, politicamente immorali”. “Il vero collante dichiarato della Giunta è il cosiddetto porto turistico: un affare da 12 milioni di euro” dicono da Sel. Ma che fine faranno i pescherecci? le navi da crociera? gli attuali operatori del porto commerciale?. Per i gallipolini sarà ancora lecito entrare, anche per fare una semplice passeggiata, in un’area che è pubblica da millenni? Il timore per i militanti di Sel è che “per i gallipolini si tratterà di zona off-limits. E le ricadute in termini di occupazione semplicemente e”. Dodici milioni di euro per fare cosa, poi? “Per fare una struttura in gran parte di pontili galleggianti per 380 posti barca”. In realtà, per Sel, “basterebbe non più di un milione di euro per le strutture a mare, mentre ne occorrerebbe un altro milione per quelle a terra”. 16 luglio 2010 – Il sindaco di Gallipoli respinge le accuse di “familiarità” in Giunta Giuseppe Venneri non ci sta e risponde a chi (Vincenzo Barba) ha definito familiare la nuova giunta di Gallipoli. “Leggo di una giunta – ha detto – criticata per legami parentali. Eppure anche nel precedente esecutivo era presente un assessore zio di un consigliere di maggioranza, tra l'altro indicato da chi oggi lancia strali ed accuse, senza che ciò creasse, come invece accade oggi, scandalo e reprimenda”. Poi continua: “Se questa è poi una giunta a conduzione familiare, come si è tentato maldestramente di far passare, mi chiedo come si sarebbe dovuto qualificare un esecutivo formato dal proprio commercialista, dal proprio ingegnere, dal proprio legale, dal proprio uomo di fiducia e via discorrendo, con due soli esponenti gallipolini, forse perchè si riteneva che in questa città non vi fossero professionalità adeguate. La critica è sempre ben accetta, ma è necessario comunque osservare il pulpito dal quale viene proferita”. Oltre le polemiche, Venneri esprime soddisfazione per l'approvazione di tutti i punti all'ordine del giorno dei lavori dell'assise e del bilancio consuntivo nell'ultimo consiglio comunale, uno strumento fondamentale per avviare le opere già programmate ed attese dalla cittadinanza. “Siamo determinati – ha detto ancora il primo cittadino – nell'attivare progetti ed opere, quali il porto turistico, che i precedenti assetti della maggioranza non avrebbero garantito. Per me è un controsenso inspiegabile che nel 2010 una città come Gallipoli, che compete nei mercati turistici nazionali ed internazionali, sia priva di una struttura così decisiva per ragioni occupazionali, di crescita e d'immagine, senza poter contare su quella chiave di volta con cui competere a pieno titolo con le principali realtà recettive. Per me la miopia, se non proprio la cecità politica, è quella di avversare in tutti i modi e in ogni contesto questa struttura, già finanziata per ben 12 milioni di euro, non certo quella di trovare le soluzioni più utili per raggiungere tale obiettivo”. 16 luglio 2010 – Barba: ecco i primi frutti avvelenati della Giunta Venneri “Nasce sotto i peggiori auspici questa nuova Giunta fatta di cugini, cognati, parenti, compari, vicini di casa e collaboratori diretti, inseriti nei ruoli di governo cittadino solo esclusivamente al fine di dar conto ai loro ‘dante causa’”. Questo uno dei primi commenti dell’on. Vincenzo Barba sul nuovo governo gallipolino della “triade Venneri-Coppola-De Marini”. Ma è solo l’inizio, perché Barba incalza e fa subito sapere che il Pdl non ci sta, non condivide e mai supporterà questa azione definita trasformistica, piuttosto vigilerà e controllerà ogni iniziativa posta in essere dalla nuova maggioranza, “segnalando sempre all’opinione pubblica ed eventualmente alle autorità competenti il perché di determinate scelte”. Lo strappo è dunque totale. E lo conferma il deputato salentino quando aggiunge che “è consequenziale il fatto che, chiunque abbia deciso di farne parte, legittimamente o meno, strumentalmente o meno, opportunisticamente o meno, affaristicamente o meno, familisticamente o meno… dovrebbe considerarsi al di fuori dal partito senza se e senza ma”. Poi conclude: “Spiace e ci sorprende non poco la mancata assunzione in prima persona di responsabilità nell’azione di governo cittadino dei vari consiglieri Liaci, Scariolo, Ferilli e compagnia bella che non hanno dato la disponibilità diretta a sedersi sullo scranno assessorile. Eravamo convinti che avrebbero sicuramente dato prova delle loro ineccepibili e riconosciute capacità manageriali e professionali”. 14 luglio 2010 – Il porto turistico di Gallipoli? Nel programma di governo Il nuovo scenario politico è frutto di controversie legate al porto turistico che “rappresenta un'opportunità storica forse irripetibile per Gallipoli, attraverso cui colmare un gap di strutture e servizi che tuttora purtroppo esiste con altre realtà recettive a livello nazionale ed internazionale”, senza tralasciarne l'importanza anche dal punto di vista occupazionale. E poi, c'è poco da dire: l'argomento è indicato nelle linee programmatiche del governo gallipolino “che sono state votate, avallate ed approvate anche da chi oggi ne prende le distanze senza spiegarne i reali motivi”. Lo dice chiaramente il sindaco Giuseppe Venneri in una nota, a seguito dell'azzeramento della sua giunta. E controbatte a chi definisce “accozzaglia” i nuovi equilibri politici, maturati a seguito della crisi, con l'Udc che entra a far parte della compagine. “La maggioranza è di centrodestra – ha detto – perché formata da persone che si riconoscono nei valori e nei principi propri della nostra coalizione”. Restituisce poi al mittente, la critica di chi definisce “fallimentare” la sua esperienza amministrativa e chiede se 12 milioni di euro “canalizzati” verso il finanziamento della portualità turistica, possano considerarsi un insuccesso. 12 luglio 2010 – Gallipoli: Barba invita Venneri a dimettersi “Invitiamo serenamente e responsabilmente Giuseppe Venneri a prendere atto del fallimento politico della sua azione amministrativa e a rassegnare immediatamente le dimissioni, impegnandosi a ricandidarsi e farsi votare con le sue forze. Io farò altrettanto, insieme a tanti altri che vogliono perseguire tenacemente nella nostra vera e sincera idea di crescita e sviluppo, al di fuori da inciuci, pastette e accozzaglie con chiunque. Sarà la gente, saranno i gallipolini a decidere da chi vogliono essere governati, con quale progetto politico e con quale progettista”. Inizia così la nota con cui l'on. Vincenzo Barba risponde a Giuseppe Venneri, all'indomani della conferenza stampa per l'azzeramento della giunta, tenuta dal primo cittadino di Gallipoli. “Non si può stare in Paradiso a dispetto dei santi, cioè dell’elettorato” dice Barba “né tanto meno è immaginabile pensare di restare in sella attaccandosi con l’attack alla poltrona e facendosi accompagnare da personaggi contro i quali si è programmaticamente combattuto, ritenendoli pericolosi e dannosi per l’amministrazione della Città Bella a causa dell’insano connubio tra pubblico e privato in cui erano, sono e saranno avvolti”. Insomma, l'allargamento della maggioranza (apertura all'Udc) “non appartiene certamente all’azione personale e soggettiva del Sindaco ma è il frutto di accordi tra i responsabili politici dei partiti”. “I vertici del Pdl non hanno affidato –salvo prova contraria- al Sindaco alcun mandato esplorativo per verificare se c’erano le condizioni a cambiare il quadro politico di riferimento, non ritenendolo la persona adatta a fare ciò. Nessun ok politico in tal senso gli verrà mai e poi mai dato” conclude Barba. 11 luglio 2010 – Gallipoli, il sindaco Venneri azzera la Giunta Il sindaco di Gallipoli, Giuseppe Venneri azzera la giunta e riparte dai consiglieri comunali Giuseppe Coppola (Lista civica “Grande Gallipoli) e Giovanni De Marini (Udc), che ora faranno parte della nuova squadra di governo. “Naturalmente” dice Venneri nella conferenza stampa di ieri, “si tratta di un governo di centrodestra che porterà avanti le linee programmatiche più importanti e strategiche tipo quelle del porto turistico, del Piano urbanistico generale, e le problematiche dei due depuratori che erano in discussione proprio nell’ultimo Consiglio che non si è svolto per mancanza del numero legale”. E’ quindi questa la soluzione per superare il blocco amministrativo e per dare un impulso maggiore allo sviluppo della città e del territorio. Lo chiedeva anche il Pd, pochi giorni fa in un comunicato (a firma dei consiglieri comunali Luigi Natali, Gino Schirosi, Enzo Mariello, Antonella Greco) in cui si invitava il sindaco “ a venire con urgenza in Consiglio Comunale dove, verificata l’assenza dell’accordo politico e della coesione necessaria per il prosieguo del cammino istituzionale, renda di pubblico dominio le ragioni vere della crisi e ne tragga le dovute conclusioni”. Il Partito Democratico riteneva infatti che ci fossero tutte le condizioni per aprire immediatamente la crisi e per ridare la parola agli elettori. Per puro atto di responsabilità, il Pd si dichiarava disponibile “anzitutto a vedere in via preliminare le carte del progetto di parziale riconversione del porto turistico che, ad oggi (5 luglio), non sono a noi note, e in secondo luogo, solo se ne sussistono le condizioni e necessitino del passaggio consiliare, a dare il proprio voto favorevole, analogamente ad altri argomenti indifferibili ed urgenti, di importanza fondamentale per la città, quali la tutela del mare e della costa dagli scarichi dei depuratori”. Al Pd rispondeva, l’on. Vincenzo Barba, il quale, in una nota, stigmatizzava il tentativo del Pd “di infilarsi a tutti i costi, in maniera pretestuosa, opportunistica e strumentale, nelle faccende della maggioranza”. Ma per Venneri, ormai, il dado è tratto e di fronte a un periodo di sofferenza e tribolazione, l’azzeramento di tutte le cariche amministrative era un scelta obbligata. Il riferimento è a una recente riunione di maggioranza, durante la quale è venuto fuori il nodo della portualità turistica, un nervo scoperto, per il quale “sono emerse diverse opinioni contrastanti”. Il braccio di ferro sarebbe con quella porzione di Pdl che fa riferimento all’on. Vincenzo Barba che è contraria al progetto del porto. “Il giorno del Consiglio” continua Venneri “ho constatato che nei banchi della maggioranza c’erano delle assenze, alcune causate evidentemente da quelle divergenze sul porto turistico, e altre in riferimento ai miei consiglieri, che è stato opportuno politicamente che non prendessero parte a quel Consiglio”, magari in attesa di un chiarimento. Intanto, nei prossimi giorni, sarà rimodulata anche la struttura dell’esecutivo cittadino.

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