Antonio Buccoliero interviene riguardo alla presentazione ufficiale del movimento giovanile di Regione Salento
“È bello constatare come attorno all’idea di una Regione Salento si stia creando tutto un movimento di giovani salentini, che a dispetto delle feroci critiche, che spesso vengono riservate alle nuove generazioni, dimostrano di voler essere parte attiva e propositiva nella costruzione di un domani migliore”. È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, intervenendo a margine della presentazione ufficiale del movimento giovanile di Regione Salento. “Attorno all’idea di una regione che metta insieme le province di Lecce, Brindisi e Taranto – prosegue ancora Buccoliero – si è creato tutto un movimento giovanile di pensiero e di azione, che non può che essere accolto favorevolmente, dal momento che un domani migliore può essere costruito solo dando voce alle nuove generazioni e creando i presupposti per una nuova classe dirigente. Si è sempre pronti a colpire l’attuale classe politica, che spesso si dimostra incapace a guidare il Paese verso un positivo cambiamento, ma si fa poi fatica a dare il giusto spazio ai nostri giovani, accusati spesso di lassismo, di pigrizia mentale e di superficialità. Il più delle volte, invece e per fortuna, i nostri ragazzi sanno essere migliori di noi adulti, dimostrando che attorno a un’idea forte, capace di guidare una svolta economica e politica, attuando, dunque, un incisivo cambiamento, è possibile aggregarsi e realizzare un movimento politico – sociale fresco e dinamico. Tutto questo non può che essere salutato favorevolmente, perché dimostra come il Salento e i suoi giovani non siano in una condizione di passiva e sfiduciata attesa. Al di là della possibilità di dar vita ad una nuova regione – conclude Buccoliero – credo che il movimento Regione Salento abbia già conseguito un primo, importante risultato: aver dimostrato l’energia e la voglia di fare di tanti ragazzi e ragazze salentini, che desiderano mettersi in gioco per essere davvero artefici del loro domani”
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